📝BREVE RIASSUNTO
- Studi recenti dimostrano che la pressione alta colpisce i bambini americani già a partire dagli 8 anni, mentre il 23% dei giovani adulti (dai 18 ai 39 anni) soffre già di questa condizione.
- Uno studio condotto su 2.600 bambini (di età compresa tra 8 e 19 anni) ha rilevato che l'8,7% soffriva di pressione elevata e il 5,4% di pressione alta, con percentuali che aumentavano con l'età. Anche l'obesità è un fattore significativo
- La pressione alta durante l'infanzia è associata a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari in età adulta. Per la prevenzione e la gestione di questa criticità, si raccomanda il monitoraggio regolare della pressione sanguigna e cambiamenti nello stile di vita
- La dieta svolge un ruolo cruciale nella regolazione della pressione sanguigna. Ridurre gli alimenti ultraprocessati e ottimizzare il rapporto sodio-potassio attraverso alternative integrali e non trasformate, aiuta a prevenire l'ipertensione nei bambini.
- Nei bambini la mancanza di sonno è collegata all'ipertensione. Uno studio ha evidenziato come una durata del sonno maggiore unitamente all'andare andare a letto prima è associata a una pressione sanguigna più bassa.Questo suggerisce come l'ottimizzazione del sonno è un intervento importante per regolare la pressione.
🩺Del Dott. Mercola
L'ipertensione è un problema di salute con cui solitamente devono fare i conti gli adulti di mezza età e gli anziani. Come suggerisce una recente ricerca, però, questo killer silenzioso sta ora influenzando la vita dei bambini americani a un ritmo allarmante. Secondo studi recenti, bambini di 8 anni soffrono già di pressione alta, mentre una percentuale significativa è sul punto di svilupparla.
Questi risultati provengono da due studi presentati all'inizio di settembre 2024 alle sessioni scientifiche sull'ipertensione dell'American Heart Association. Sebbene entrambi gli studi siano abstract di ricerca preliminari, non ancora sottoposti a revisione paritaria e pubblicati, evidenziano l'urgente necessità di maggiori sforzi nella prevenzione e in politiche mirate ai più giovani, affinché si possano attuare cambiamenti nello stile di vita in età precoce.
L'ipertensione tra i giovani è legata a fattori sociali
Entrambi gli studi hanno preso in esame dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) condotto tra il 2017 e il 2020. Il primo studio ha rilevato che il 23% dei giovani tra i 18 e i 39 anni soffre già di pressione alta e ha analizzato come i bisogni sociali, definiti determinanti sociali della salute, potrebbero svolgere un ruolo nello sviluppo di questa condizione.
Tra queste, "basso livello di istruzione, basso reddito, nessuna assicurazione sanitaria, insicurezza alimentare e occupazione inesistente o limitata". Secondo un comunicato stampa dell'AHA:
Per basso livello di istruzione, secondo gli autori, si intende meno del diploma di scuola superiore; per basso reddito un reddito familiare inferiore al 100% del livello federale di povertà; l'insicurezza alimentare è un livello basso o molto basso negli ultimi 12 mesi e nessun impiego/occupazione parziale come cercare lavoro o non lavorare, escludendo pensionati e giovani in età scolare.
I ricercatori hanno scoperto che i soggetti più giovani affetti da ipertensione avevano maggiori probabilità di non avere un'assicurazione sanitaria, di provenire da famiglie a basso reddito e di non avere una sicurezza alimentare, rispetto agli adulti più anziani.
Questi fattori sociali non sono solo correlati all'ipertensione, ma ne ostacolano anche attivamente la gestione. Gli adulti affetti da ipertensione con due più dai fattori sociali indicati hanno circa l'80% di probabilità in più di non ricevere cure e il 70% in più di soffrire di ipertensione incontrollata, rispetto a quelli senza.
Tuttavia, i ricercatori riconoscono che, poiché il loro studio non è uno studio randomizzato controllato, ovvero non determina una causa ed effetto esatti, suggerisce solo un'associazione. Thomas Alexander, BA, uno degli autori, e candidato per il corso di laurea in medicina alla Feinberg School of Medicine della Northwestern University di Chicago, commenta:
"Per determinanti sociali della salute si intendono le condizioni sociali che derivano dal luogo in cui le persone nascono, vivono, imparano, lavorano e maturano. I giovani adulti con problematiche sociali e pressione alta necessitano di maggiore supporto per raggiungere un buon livello di pressione sanguigna.
Il nostro studio evidenzia come affrontare questi determinanti sociali attraverso strategie mirate di sanità pubblica è essenziale per migliorare i risultati e prevenire le malattie cardiache e le complicazioni di ictus nel lungo termine in questa popolazione vulnerabile."
Anche i bambini in età scolare e gli adolescenti soffrono di pressione alta
Nel secondo studio, i ricercatori hanno esaminato i tassi di ipertensione in una fascia d'età più giovane, che comprende bambini in età scolare primaria e adolescenti. Hanno considerato la pressione sanguigna e la massa corporea. analizzando i dati dell'indice di massa corporea (BMI) di 2.600 bambini di età compresa tra 8 e 19 anni hanno scoperto che all'l'8,7%. corrispondeva una pressione sanguigna elevata, al 5,4% alta.
I ricercatori hanno valutato i dati in base al sesso, all'etnia e all'indice di massa corporea dei bambini per determinare in che modo questi fattori influiscono sul rischio di pressione alta. Hanno scoperto che i ragazzi avevano maggiori probabilità di avere livelli di pressione sanguigna elevati rispetto alle ragazze e che i livelli aumentavano con l'età. I bambini ispanici presentavano il tasso più basso di pressione alta, mentre quelli affetti da obesità grave, la prevalenza più alta.
Anche l'età influisce sull'andamento della pressione sanguigna tra i giovani. Lo studio ha osservato che i tassi di ipertensione aumentano con l'età. Mentre solo il 3,3% dei partecipanti nella fascia di età compresa tra gli 8 e i 12 anni presentava una pressione sanguigna elevata, questa percentuale saliva al 16,7% tra i 18 e i 19 anni.
La Dott.ssa Ahlia Sekkarie, epidemiologa della divisione per la prevenzione delle malattie cardiache e degli ictus dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, e responsabile della ricerca del secondo studio, afferma:
"L'ipertensione può manifestarsi fin dall'infanzia ed è un fattore di rischio per le malattie cardiache e gli ictus. È importante monitorare la pressione sanguigna nei giovani, perché se sono presenti fattori di rischio per malattie cardiache e ictus hanno maggiori probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari da adulti. L'infanzia è un periodo eccellente per imparare sane abitudini che riducano questi rischi."
Sekkarie sottolinea che l'obesità infantile, una condizione collegata anche alle malattie cardiovascolari (CVD), gioca un ruolo significativo nello sviluppo dell'ipertensione. Afferma anche che molti adolescenti "vengono ignorati". Nel passaggio dalle cure pediatriche, non si sottopongono regolarmente a visite di controllo dal medico di base, perdendo così gli screening periodici.
L'ipertensione pediatrica è associata a malattie cardiovascolari in età avanzata
Secondo il CDC, le malattie cardiache sono ormai la principale causa di morte negli Stati Uniti: ogni 33 secondi muore una persona per questo motivo. Dato che l'ipertensione è uno dei fattori di rischio associati alle malattie cardiache, l'aumento dei tassi tra i giovani merita urgentemente attenzione.
Quando si soffre di pressione alta incontrollata, il carico di lavoro sul muscolo cardiaco aumenta: questo potrebbe provocare insufficienza cardiaca e danneggiare le arterie che forniscono ossigeno al muscolo, esponendovi al rischio di infarto. Anche le piccole arterie potrebbero danneggiarsi, mettendo a rischio altri organi, come reni e occhi.
In un comunicato stampa dell'AHA, Elaine Urbina, direttrice di cardiologia preventiva al Cincinnati Children's Hospital Heart Institute in Ohio, ha sottolineato come molte famiglie e medici di base non sappiano che l'ipertensione può manifestarsi durante l'infanzia, in particolare durante l'adolescenza, e che uno stile di vita scorretto, insieme a sovrappeso e obesità sono fattori di rischio.
"Bisogna affrontare il problema dell'ipertensione. Altrimenti infarti e ictus in persone di giovane età", commenta.
Nel 2023, Urbina e un team di ricercatori hanno redatto uno studio, pubblicato sulla rivista Hypertension, sull'ipertensione primaria tra i giovani. Hanno scoperto che i giovani che sviluppano ipertensione primaria durante l'infanzia o l'adolescenza tendono a mantenere questi livelli in età adulta, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
Lo studio ha evidenziato anche altri fattori di rischio, oltre all'obesità, associati all'ipertensione durante l'infanzia, tra cui il sonno, una dieta non ottimale, la forma fisica e lo stress ambientale.
Oltre alla prevenzione primaria, si raccomanda il monitoraggio clinico regolare della pressione arteriosa in tutti i pazienti pediatrici con un protocollo di misurazione standard per identificare i bambini con pressione arteriosa elevata e ipertensione. Per gli adolescenti che entrano nell'età adulta, una pressione sanguigna <120/80 mm Hg è un obiettivo ottimale", hanno concluso.
Inserisci cambiamenti salutari nella dieta del tuo bambino
Come indicato negli studi presentati, il sovrappeso o l'obesità sono fattori significativi che espongono i bambini al rischio di ipertensione. Secondo il CDC, negli Stati Uniti sono considerati obesi 14,7 milioni di bambini di età compresa tra 2 e 19 anni, ovvero il 19,7%: quasi un quinto di tutti i bambini del Paese.
Una delle ragioni principali è il consumo eccessivo di cibi ultra-processati e spazzatura, così diffusi nella dieta moderna di oggi. Se i bambini consumano costantemente questi alimenti ultra-processati, non solo si nutrono di "calorie vuote", che provocano l'aumento di peso, ma si innesca anche una catastrofica cascata nel declino della salute, radicata nella disfunzione mitocondriale e nella resistenza all'insulina.
La ragione principale è che gli alimenti ultraprocessati sono ricchi di oli di semi che contengono acido linoleico (LA). Questo grasso polinsaturo (PUFA) è l'ingrediente più dannoso della dieta moderna, di gran lunga peggiore dello zucchero.
L'LA contribuisce in modo significativo a allo sviluppo di tutte le malattie, tra cui l'obesità. Pertanto, eliminare tutte le fonti di oli di semi dalla dieta del bambino o limitarne la quantità a 5 grammi al giorno (o meglio ancora, a 2 grammi) è una strategia importante per ridurre al minimo il rischio di obesità e pressione alta.
Anche il consumo di molti cibi processati, con sale da cucina lavorato, sbilancia il rapporto sodio/potassio del bambino, contribuendo in modo significativo all'ipertensione.
Contrariamente a quanto si pensa, una dieta restrittiva e povera di sale non è la soluzione per combattere l'ipertensione. Riducendo l'assunzione di sale, il rapporto tra colesterolo totale e lipoproteine ad alta densità (HDL) peggiora, il che significa che aumenta il rischio di malattie cardiache. La carenza di sale aumenta anche le probabilità di sviluppare una resistenza all'insulina, dato che uno dei modi in cui il corpo conserva il sale è aumentando il livello di insulina.
Piuttosto, è meglio ottimizzare il rapporto sodio/potassio. Il potassio agisce nel tuo corpo rilassando le pareti delle arterie, prevenendo i crampi muscolari e abbassando la pressione sanguigna. Per ottenere questo risultato, assicuratevi che voi e il vostro bambino seguiate una dieta a base di cibi integrali e non trasformati, idealmente biologici e coltivati localmente, per un contenuto ottimale di nutrienti. Questo tipo di dieta fornirà naturalmente quantità maggiori di potassio rispetto al sodio.
Come sottolinea l'AHA, "Gli alimenti contenenti potassio possono aiutare a controllare la pressione sanguigna attenuando gli effetti del sodio. Più potassio assumi, più sodio elimini dal tuo corpo."
Nei bambini, anche la mancanza di sonno è collegata all'ipertensione.
In aggiunta, valutare le abitudini del bambino prima di andare a letto è importante per gestire la sua pressione sanguigna. In uno studio del giugno 2024 pubblicato sulla rivista Pediatrics, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che non dormono abbastanza e regolarmente hanno un rischio maggiore di sviluppare la pressione alta.
Il campione comprendeva 539 bambini e adolescenti di età tra 4 e 22 anni, con una media di 14,6 anni). Di questi pazienti, il 56% soddisfaceva i criteri per l'ipertensione. Oltre a tenere monitorata l'ora in cui andavano a dormire e si svegliavano, avevano anche dispositivi di monitoraggio della pressione sanguigna con letture costanti 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Così, i ricercatori hanno scoperto che la durata media del sonno era di 9,1 ore. Da una a quattro ore in meno rispetto a quella raccomandata, a seconda dell'età. Hanno anche scoperto un'associazione tra una maggiore durata del sonno e migliori parametri della pressione sanguigna durante il giorno. Al contrario, un inizio di sonno più tardivo è stato associato a parametri peggiori della pressione sanguigna durante il giorno.
" Un sonno più duraturo, insieme a un orario per andare a letto anticipato è stato associato a una pressione sanguigna più bassa. Questo suggerisce che l'ottimizzazione del sonno potrebbe essere un obiettivo importante nella gestione dell'ipertensione". concludono i ricercatori
Secondo la dottoressa Amy Kogon, professoressa associata presso la Perelman School of Medicine dell'Università della Pennsylvania e autrice principale dello studio, fino a un terzo dei bambini delle elementari non dorme abbastanza secondo quanto suggerito dalle linee guida ufficiali. Inoltre, la maggior parte dei medici non fornisce sufficienti consigli ai genitori in merito alla salute del sonno, quando affronta il problema della pressione alta.
"Di solito ci concentriamo su aspetti come la dieta e l'esercizio fisico. "Questo è un altro elemento a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione, soprattutto se il bambino soffre di pressione alta", ha affermato.
Una delle strategie migliori per ottimizzare il sonno del tuo bambino è ridurre l'uso dei dispositivi elettronici, soprattutto prima di andare a letto. Un recente esperimento condotto su 10 adolescenti ha evidenziato che eliminando l'utilizzo degli smartphone per un mese, uno dei principali benefici del periodo di disintossicazione è stato un miglioramento notevole del sonno sia nella durata sia nella quantità.
Esistono però altre tecniche utili per ottimizzare il sonno del tuo bambino.
🔍Fonte e riferimenti
- American Heart Association, Hypertension in Young Adults: Social Determinants of Prevalence, Awareness, Treatment, and Control, 2024
- American Heart Association, High blood pressure a concern for adolescents and young adults in U.S., September 5, 2024
- American Heart Association, Hypertension Prevalence Among Youth Aged 8–19 Years in a National Survey — United States, 2017–2020
- American Heart Association, 1 in 7 kids in US may have blood pressure that's higher than normal, September 5, 2024
- CDC, Heart Disease Facts
- American Heart Association, High Blood Pressure and Your Kidneys
- Hypertension, March 30, 2023, Volume 80, Number 6
- Hypertension, March 30, 2023, Volume 80, Number 6, Conclusions
- CDC, Childhood Obesity Facts (Archived)
- American Heart Association, A Primer on Potassium
- Pediatrics (2024) 154 (1): e2023062940
- National Heart, Lung and Blood Institute, June 19, 2024
- Medical Xpress, June 19, 2024
- Pediatrics (2024) 154 (1): e2023062940, Conclusions
- NBC News, June 18, 2024