📝BREVE RIASSUNTO
- Il consumo di alcol è associato a un rischio maggiore di gotta. Secondo uno studio, gli uomini che bevono alcolici sviluppano un rischio maggiore del 69% rispetto ai non bevitori, mentre nelle donne non è stata dimostrata questa associazione.
- La gotta si verifica quando il corpo produce acido urico più velocemente di quanto riesca a eliminarlo. L'alcol, in particolare la birra, contribuisce in modo significativo all'aumento dei livelli di acido urico nel sangue.
- L'esercizio fisico, soprattutto se a intensità bassa o moderata, aiuta a gestire i livelli di acido urico. Produce effetti antinfiammatori che riducono le risposte causate dai cristalli di acido urico, oltre agli ulteriori benefici per la salute.
- Per tenere sotto controllo i livelli di acido urico, è fondamentale evitare gli zuccheri raffinati, in particolare lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Il fruttosio stimola lo sviluppo di percorsi che producono acido urico dai precursori degli amminoacidi.
- Rimedi naturali come l'applicazione di citrati sulle articolazioni interessate e l'assunzione di quercetina possono aiutare ad alleviare i sintomi della gotta. Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie della quercetina riducono la produzione di acido urico e ne aumentano l'escrezione.
🩺Del Dott. Mercola
Dai sondaggi condotti dal National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism è emerso che 132,9 milioni di americani di età pari o superiore a 18 anni avevano bevuto almeno una bevanda alcolica nel mese precedente. Inoltre, 60,4 milioni di adulti hanno dichiarato di aver bevuto troppo (da quattro a cinque drink nella stessa occasione) e 16,3 milioni di aver bevuto molto (da quattro a cinque drink in un giorno qualsiasi) nell'ultimo mese.
Si tratta di dati preoccupanti, dal momento che il consumo di alcol è strettamente correlato a un aumento del rischio di gotta. Secondo il Mount Sinai Health System, circa 8,3 milioni di persone in America soffrono di gotta. Si prevede che questo numero aumenti ulteriormente, visto che i fattori di rischio, come il consumo di alcol continuano a non cambiare. Ma in che misura l'alcol contribuisce allo sviluppo della gotta?
Uno studio ha collegato il consumo di alcol a un aumento del rischio di gotta
In un altro studio, pubblicato su JAMA Network Open, i ricercatori britannici hanno stabilito che l'alcol è un noto fattore di rischio per la gotta. Partendo da lì, hanno cercato di quantificare quanti drink siano necessari per un aumento del rischio di gotta.
Hanno selezionato uomini e donne del Regno Unito, di età compresa tra 37 e 73 anni. Biobanca, che conteneva 502.411 partecipanti. Da questo database sono stati esclusi i partecipanti che avevano autodichiarato di essere in cattive condizioni di salute, di aver avuto precedenti episodi di gotta (oltre a coloro che assumevano farmaci per questo motivo) e di aver ridotto il consumo di alcol a causa di una malattia in corso. Dopo queste esclusioni, è stata stabilita una quota finale di partecipanti al test pari a 401.128.
Sono stati, quindi, divisi in due categorie: uomini (179.828) e donne (221.300). A tutti è stato chiesto di scegliere tra queste tre classificazioni: non ho mai bevuto, in passato ho bevuto o attualmente bevo alcolici. A quelli che hanno dichiarato che in quel momento stavano bevendo è stato chiesto di elencare quali tipologie di bevande alcoliche (ad esempio birra o vino) e il consumo medio in una settimana.
Dopo l'analisi, i ricercatori hanno notato che, in seguito ai controlli di follow-up, si sono verificati 5.278 casi di gotta: 4.096 negli uomini e 1.182 casi nelle donne. In aggiunta, gli uomini che bevono abitualmente hanno presentato un rischio di gotta più elevato del 69% rispetto a quelli che non bevono mai. È interessante notare come questa associazione non è stata riscontrata tra le donne.
Sebbene lo studio non abbia approfondito i meccanismi con cui l'alcol induce la gotta, si ipotizza che il tipo di bevanda, ma anche le differenze biologiche tra uomini e donne, influenzino il rischio di gotta:
"In questo studio prospettico di coorte, che ha attentamente considerato i potenziali fattori confondenti e la causalità inversa, il consumo di diverse bevande alcoliche specifiche è stato associato a un rischio più elevato di gotta in entrambi i sessi.
La differenza specifica per sesso, osservata nell'associazione tra consumo totale di alcol e l'incidenza della gotta, potrebbe essere dovuta alle diversità tra uomini e donne nella scelta delle bevande alcoliche consumate, piuttosto che a distinzioni biologiche.
Come il consumo di alcol causa la gotta
Le purine sono sostanze naturalmente presenti nel nostro corpo e vengono utilizzate per costruire DNA e RNA. Studi scientifici dimostrano che circa due terzi delle purine in circolazione nel corpo sono endogene, mentre il resto proviene da fonti esogene, come cibo e alcol. Una volta metabolizzate le purine, il sottoprodotto finale che si ottiene è l'acido urico, che viene eliminato tramite la minzione.
Di per sé l'acido urico non è dannoso, anzi svolge una funzione protettiva per la salute. Uno studio ha rilevato che l'acido urico "contribuisce a circa il 60% dell'attività antiossidante plasmatica e mantiene stabili la pressione sanguigna e lo stress antiossidante".
In condizioni normali, i livelli di acido urico nel sangue oscillano tra 2,5 e 7,0 mg/dL negli uomini e tra 1,5 e 6,00 mg/dL nelle donne. Tuttavia, il problema si verifica quando l'organismo produce più acido urico di quanto riesca a eliminare, provocando la formazione di cristalli dal plasma sanguigno depositati nelle articolazioni e nei tessuti molli, causando la gotta. Ancora una volta, uno dei maggiori fattori che contribuiscono a questo fenomeno è il consumo di alcol.
Tornando allo studio JAMA Network Open, ci sono fattori per cui gli alcolici influenzano la produzione di acido urico che porta alla gotta: la frequenza di consumo e il tipo di bevanda. Come hanno osservato i ricercatori nello studio JAMA Network Open:
"Tra i bevitori abituali... un consumo più frequente di alcol è stato associato a un rischio sostanzialmente più elevato di gotta per gli uomini e a un rischio moderatamente più elevato per le donne. Indipendentemente dal sesso, un maggiore consumo di alcune bevande alcoliche specifiche, in particolare birra o sidro, è stato associato a un rischio più elevato di gotta…
Tra i bevitori abituali, gli uomini che assumevano alcolici cinque volte o più a settimana presentavano un rischio di gotta circa doppio rispetto a coloro che bevevano meno di una volta a settimana. Tra le donne, un'associazione positiva tra la frequenza del consumo di bevande alcoliche e l'incidenza della gotta era presente solo dopo aver corretto l'indice di massa corporea (BMI), soprattutto dopo aver tenuto conto della potenziale causalità inversa…"
Come si nota, il consumo di birra è risultato essere il fattore che contribuisce maggiormente all'aumento dei livelli di acido urico, scoperta confermata anche da altri studi scientifici. Secondo una revisione del 2021 pubblicata su Molecules, la birra ha aumentato i livelli di acidità nel siero più di whisky e shochu (un liquore tradizionale giapponese) dopo una sola ora di consumo.
Attività fisica: una strategia sana per gestire i livelli di acido urico
Il modo migliore per evitare gli effetti dannosi dell'alcol sulla salute è innanzitutto astenersi dal berlo. Se bevi da parecchio tempo e vuoi gestire meglio i tuoi livelli di acido urico e prevenire lo sviluppo della gotta, ti consiglio di fare esercizio fisico, che ha benefici molteplici.
Secondo uno studio pubblicato sull'Indonesian Journal of Global Health Research, una persona che pesa di più rispetto ai normali intervalli di riferimento ha generalmente livelli di acido urico più elevati. Questo perché il grasso viscerale e il tessuto adiposo producono, come sottoprodotto, acido urico.
Al contrario, studi scientifici hanno dimostrato come, una volta che si inizia a fare regolarmente esercizio fisico, a bassa o moderata intensità, il corpo inizia a produrre effetti antinfiammatori che riducono le risposte patologiche causate dai cristalli di acido urico.
Probabilmente ti starai chiedendo: perché fare solo esercizi di bassa o moderata intensità? Questo perché l'esercizio fisico ad alta intensità provoca l'accumulo di acido lattico nell'organismo. Quando questo accade, il corpo trattiene maggiormente l'acido urico, il livello che si desidera, come prima cosa, abbassare.
Secondo uno studio pubblicato nel 2021, il miglioramento dei livelli di acido urico "aiuta a ridurre il rischio di malattie croniche, come ipertensione, obesità, diabete e resistenza all'insulina".
Sono un appassionato sostenitore dell'esercizio fisico di intensità moderata, e la mia intervista al cardiologo Dr. James O'Keefe entro molto nei dettagli del ragionamento. Secondo le sue ricerche, a un'intensità moderata corrisponde una riduzione dose-dipendente della mortalità, del diabete, della depressione, dell'ipertensione, dell'osteoporosi e della sarcopenia.
Inoltre, O'Keefe evidenzia che svolgendo attività fisica ad alta intensità per periodi più lunghi non si ottengono ulteriori benefici. Per maggiori informazioni, leggi il mio articolo nel quale ripercorro la sua ricerca. Troverai anche esempi di esercizi di intensità moderata che puoi svolgere.
Gli ossalati creano, inoltre, una risposta infiammatoria simile alla gotta
Per molti anni ho lottato contro una misteriosa eruzione cutanea. Pensavo che eliminando le tossine con le saune a infrarossi tre volte a settimana il problema si sarebbe risolto. Nonostante le migliori intenzioni, il problema rimaneva. Alla fine ho scoperto di aver sviluppato una patologia nota come dermatite da ossalato, causata dagli ossalati presenti nella mia pelle.
Si tratta di composti naturali presenti in molti alimenti, come le verdure a foglia verde e i semi. Sono anche chiamati acidi dicarbossilici perché composti da due molecole di anidride carbonica. Il problema degli ossalati è che in determinate condizioni possono perdere protoni, arrivando ad assumere una carica negativa che si lega agli ioni caricati positivamente, come il calcio.
Quando gli ossalati si legano al calcio, si formano cristalli di ossalato, insolubili, che si accumulano, solitamente nei reni. Nel mio caso, si sono depositati sulla pelle perché la mia funzionalità renale è compromessa.
Quindi, qual è la relazione tra cristalli di ossalato e gotta? Agiscono in modo simile ai cristalli di acido urico. Come accennato in precedenza, quando il corpo produce acido urico più velocemente di quanto riesca a eliminarlo, i cristalli di acido urico iniziano ad accumularsi nelle articolazioni, causando la gotta.
Cercando una soluzione al problema degli ossalati, ho scoperto che uno strumento efficace sono i citrati. Quando applicati localmente, quelli derivati da calcio, potassio o magnesio si legano agli ossalati presenti sulla pelle. Dato che il processo di accumulo di ossalato è simile a quello dell'acido urico nella gotta, ritengo che l'applicazione di citrati alle articolazioni possa fornire un sollievo simile ai sintomi della gotta.
È interessante notare come le ricerche precedenti suggeriscano un legame tra i livelli di acido urico e la formazione di ossalati. Se si elimina molto acido urico tramite l'urina, c'è il rischio che si formino calcoli renali di ossalato di calcio, perché i sali di calcio rimuovono i mucopolisaccaridi, una molecola di zucchero che inibisce la formazione di calcoli.
Pertanto, per proteggere la propria salute, è ideale adottare un approccio duplice: ridurre il consumo di alcol per abbassare i livelli di acido urico e, contemporaneamente, ridurre il carico di ossalato. Il punto di partenza più logico è evitare cibi ricchi di ossalati, come:
- Spinaci - Contengono in genere da 600 a 800 milligrammi di ossalati per 100 grammi
- Mandorle — Contengono circa 122 milligrammi per 100 grammi. Consiglio di evitare anche la frutta secca in generale, dal momento che contiene acido linoleico, una tossina che distruggerà la tua salute mitocondriale
- Burro di arachidi — Di solito contiene circa 140 milligrammi per 100 grammi
- Patate dolci — Contengono circa 30 milligrammi per 100 grammi
- Fichi — Contengono circa 40 milligrammi per 100 grammi
Altre strategie per aiutare ad abbassare i livelli di acido urico
L'esercizio fisico non è l'unica strategia disponibile per aiutare ad abbassare il livello di acido urico e ritornare a valori sani. Ecco altre strategie che ti incoraggio a provare:
• Evitare lo zucchero lavorato — Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Nutrition, il consumo di fruttosio stimola i percorsi che producono l'acido urico, a partire dai precursori degli amminoacidi. Sebbene il processo esatto non sia stato identificato, sono state fatte alcune osservazioni. L'ostetrico e ginecologo Dott. Liji Thomas spiega:
"Una volta assorbito, il fruttosio viene assimilato dal fegato e convertito in fruttosio-1-fosfato, provocando una riduzione dei livelli di ATP. L'aumento risultante di AMP fa sì che questo venga convertito in IMP, in assenza di fosfato per la fosforilazione.
Questo a sua volta può entrare nel percorso di sintesi dell'acido urico. Una maggiore assunzione di fruttosio e una riduzione dei livelli di ATP possono portare a un incremento della produzione di nucleotidi purinici e, come effetto collaterale, a una conseguente crescita dell'acido urico.
Un'altra modalità possibile è ridurre la sensibilità all'insulina, dovuta al deposito di grasso periferico indotto dal fruttosio, che può comportare una ridotta escrezione di acido urico.
Per proteggere la tua salute, evita tutti i tipi di alimenti e bevande ultra-processati che contengono zucchero raffinato, in particolare lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Oltre a stimolare la produzione di acido urico, lo zucchero raffinato è dannoso anche per altri motivi.
Tra questi ad esempio la produzione di endotossine nell'intestino, che distrugge la funzione mitocondriale; la carie dentaria e le malattie cardiache.
• Prendi in considerazione l'assunzione di quercetina — I pazienti affetti da gotta assumono diversi farmaci per abbassare i livelli di acido urico e alleviare il dolore. Tuttavia, presentano spesso effetti collaterali e controindicazioni che rendono più difficile la gestione della gotta. Detto questo, secondo uno studio del 202223 gli effetti antiossidanti, antinfiammatori e anti-iperuricemia della quercetina rappresentano un'alternativa non farmacologica per alleviare la gotta.
Secondo quanto dimostrato dai ricercatori, la quercetina contribuisce a ridurre la produzione di acido urico "inibendo gli enzimi corrispondenti e aumentando l'escrezione di urato regolando i trasportatori renali". Inoltre, inibisce l'attività dell'adenosina, un enzima chiave nel metabolismo delle purine, nelle cellule endoteliali aortiche.
Un altro modo per cui la quercetina aiuta a ridurne la produzione è diminuendo il processo a valle del metabolismo del fruttosio, come spiegato precedentemente, un altro modo in cui il corpo produce acido urico.
La quercetina è presente in molti alimenti, tra cui le verdure a foglia verde, i broccoli, le mele, le cipolle, il tè verde, l'uva rossa e i frutti di bosco. È disponibile anche sotto forma di integratore. Si tratta di uno ionoforo dello zinco, quindi assumerlo insieme allo zinco avrà benefici sinergici anche per la funzione immunitaria.
🔍Fonte e riferimenti
- NIAAA, “Glossary”
- NIAAA, “Alcohol Use in the United States: Age Groups and Demographic Characteristics”
- Mount Sinai, “Gout”
- JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2430700, Abstract
- JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2430700, Table 1
- JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2430700, Methods
- JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2430700, Results
- MedCentral, September 5, 2024
- Nutrients 2022, 14(17), 3525, Formation of Uric Acid
- Front Pharmacol. 2021; 12: 667753, Uric Acid
- Molecules. 2021 Nov; 26(21): 6460, From Purine Compounds Catabolism to Hyperuricemia and Gout
- Front Med (Lausanne). 2021; 8: 649505, Abstract
- JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2430700, Discussion
- Indonesian Journal of Global Health Research, Volume 5, Number 2, May 2023, Discussion
- PLoS One. 2020; 15(10): e0237520, Abstract
- Front Endocrinol (Lausanne). 2021; 12: 716802, Discussion
- StatPearls, “Uric Acid Nephrolithiasis” Etiology
- Front Nutr. 2022; 9: 1045805, Introduction
- News-Medical.net, “Why Does Added Sugar Influence Gout?”
- Saudi Pharm J. 2022 Jul; 30(7): 918–926, Abstract
- Saudi Pharm J. 2022 Jul; 30(7): 918–926, Reducing urate production
- Discover, March 7, 2024