📝BREVE RIASSUNTO
- La FDA ha vietato il colorante rosso n. 3 negli alimenti e nei farmaci, con scadenza a gennaio 2027 per i primi e a gennaio 2028 per i secondi. Questa decisione segue il precedente della California del 2023
- Il divieto si basa sulla clausola Delaney del 1960, dovuta a studi che mostrano lo sviluppo del cancro nei ratti maschi, sebbene la FDA sottolinei che il meccanismo specifico non colpisca gli esseri umani.
- La ricerca indica che il colorante rosso n. 3 interrompe la regolazione dell'ormone tiroideo, promuove la formazione di tumori alla tiroide e influisce sulla funzione cerebrale, con un aumento dello stress ossidativo e della neuroinfiammazione.
- Oltre 8.000 prodotti contengono il colorante rosso n. 3, tra cui caramelle, bibite, prodotti da forno e medicinali. Il colorante è anche noto come eritrosina, FD&C Rosso n. 3 o E127.
- I produttori stanno provando a utilizzare alternative come il colorante rosso n. 40 o rimedi naturali derivati da carminio, barbabietole e antocianine, anche se questi cambiamenti aumentano i costi.
🩺Del Dott. Mercola
Tra i vari corridoi dei supermercati, per anni avrai sicuramente notato sugli scaffali caramelle rosso acceso, bibite colorate e persino medicinali rosa. Molti di questi prodotti devono il loro colore accattivante a una sostanza chiamata "colorante rosso n. 3", tra i più diffusi nel mondo alimentare, spesso presente in bevande e dolcetti zuccherati. Ora è stato vietato dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti.
Il colorante rosso n. 3 è ora vietato negli Stati Uniti
Secondo un rapporto di Good Housekeeping per decenni ha giocato un ruolo importante nel determinare l'aspetto e l'attrattiva di diversi alimenti agli occhi dei consumatori. Nonostante la sua diffusione, la FDA ha deciso che i prodotti contenenti questa sostanza chimica non saranno più venduti oltre la scadenza stabilita, ovvero il 15 gennaio 2027 per gli alimenti e il 18 gennaio 2028 per i medicinali.
Questo divieto della FDA fa parte di un cambiamento di paradigma nel modo in cui vengono regolamentati i coloranti sintetici. In realtà, fa parte di uno slancio n crescita fin dagli anni '60, quando il colorante rosso n. 3 fu sottoposto per la prima volta ai controlli di sicurezza. Nel 2023, la California è stato il primo stato a vietare la vendita di prodotti contenenti questo colorante, seguendo gli standard stabiliti dall'Unione Europea e da altri paesi come Australia e Nuova Zelanda.
Una parte fondamentale del divieto imposto dalla FDA è una vecchia norma giuridica nota come clausola Delaney. Creata nel 1960 ha l'obiettivo di impedire che qualsiasi additivo ritenuto cancerogeno per gli animali o per gli esseri umani finisse nelle catene alimentari. Va considerata come una rete di sicurezza che interviene quando un ingrediente supera un limite specifico negli studi di laboratorio. Per contestualizzare, ecco l'annuncio della FDA:
"In risposta a una petizione del 2022 sugli additivi coloranti, la FDA sta modificando le norme per non consentire più l'uso del FD&C Red No. 3 negli alimenti e nei farmaci che vengono ingeriti. La petizione chiedeva all'agenzia di verificare se la clausola Delaney fosse applicabile e citava, tra gli altri dati e informazioni, due studi che mostravano la presenza di cancro nei ratti maschi da laboratorio esposti ad alti livelli di FD&C Red No. 3 a causa di un meccanismo ormonale specifico dei ratti.
Il modo in cui FD&C Red No. 3 provoca il cancro nei ratti maschi non si verifica negli esseri umani. I livelli di esposizione rilevanti per gli esseri umani al FD&C Rosso n. 3 sono in genere molto inferiori a quelli che causano gli effetti osservati nei ratti maschi. Studi condotti su altri animali e sugli esseri umani non hanno evidenziato tali effetti. Il fatto che l'uso di FD&C Red No. 3 negli alimenti e nei farmaci ingeriti avrebbe dei rischi anche nelle persone non è supportato da informazioni scientifiche disponibili.
La clausola Delaney, promulgata nel 1960 come parte dell'emendamento sugli additivi coloranti al FD&C Act, proibisce alla FDA di autorizzare un additivo alimentare o un colorante se è stato scoperto che provoca il cancro negli esseri umani o negli animali.
Non è la prima volta che l'agenzia revoca un'autorizzazione sulla base della clausola Delaney. Ad esempio, nel 2018, la FDA ha fatto lo stesso per alcuni aromi sintetici, sempre sulla base della clausola Delaney in risposta a una petizione sugli additivi alimentari.
In realtà, l'uso del colorante rosso n. 3 è oggetto di dibattito da molto tempo, soprattutto perché nel 1990 è stato vietato nei cosmetici e nei farmaci per uso topico. Se così fosse, perché questa sostanza chimica è stata utilizzata in alimenti e farmaci per altri due decenni? Sebbene la FDA non abbia fornito alcuna risposta a questa domanda, alla fine ha deciso di uniformare gli usi alimentari e farmaceutici.
Cosa dicono le ricerche pubblicate sul colorante rosso n. 3
Secondo quanto annunciato dalla FDA, gli studi sugli animali sono stati il motivo principale del nuovo divieto. Gli esperimenti hanno dimostrato un legame tra dosi elevate di colorante rosso n. 3 e cancro nei ratti maschi da laboratorio. Nonostante l'annuncio della FDA non abbia citato gli studi menzionati, altri ricercatori hanno già raccolto i risultati per i consumatori.
In un articolo pubblicato su The Conversation, Lorne Hofseth, preside associato per la ricerca della Facoltà di Farmacia dell'Università della Carolina del Sud, ha osservato che il colorante rosso n. 3 provoca quanto segue:
- Interrompe la regolazione degli ormoni tiroidei — Inibisce la abilità del corpo di assorbire iodio, essenziale per la loro sintesi. Blocca inoltre un importante enzima che trasforma un ormone tiroideo in uno nuovo, provocando così una disfunzione.
- Favorisce la formazione di tumori alla tiroide — Hofseth ha citato studi sugli animali secondo i quali il colorante rosso n. 3 ingrossa le ghiandole tiroidee, con conseguente regolazione ormonale anomala.
- Influisce sulle funzioni cerebrali — L'esposizione al colorante rosso n. 3 influisce sulle funzioni cerebrali in diversi modi, ad esempio aumentando lo stress ossidativo e danneggiando i tessuti. Inoltre, il colorante crea neuroinfiammazione, con conseguente danno neuronale. È stato anche dimostrato che interagisce con i peptidi beta-amiloidi, collegati al morbo di Alzheimer.
Il colorante rosso n. 3 è identificato sotto diversi nomi, come "eritrosina" o "FD&C Red #3" ma, la sostanza proviene sempre dalla stessa fonte. Si tratta di un colorante sintetico, ovvero prodotto in laboratorio e non coltivato come i pigmenti naturali di origine vegetale. Infatti, il colorante rosso n. 3 è solitamente ricavato da una base di petrolio ed è stato sviluppato decenni fa per conferire agli alimenti un caratteristico colore ciliegia che cattura l'attenzione nel reparto degli snack al supermercato.
Il colore brillante è uno dei motivi per cui molti marchi lo hanno scelto per rendere i dolci o i dolcetti alla frutta più invitanti per i consumatori. Le procedure per gli additivi esistevano già quando vennero approvati per la prima volta, ma in genere venivano misurati i vfrischi acuti senza considerare l'esposizione a lungo termine in modo così approfondito come fanno oggi gli esperti.
Sebbene il potenziale cancerogeno del colorante rosso n. 3 sia una novità, è stato studiato anche l'impatto dei coloranti artificiali sugli esseri umani in generale. Prendiamo ad esempio una meta-analisi del 2022 pubblicata su Environmental Health. Secondo i ricercatori, l'assunzione di coloranti alimentari sintetici condiziona il comportamento dei bambini:
“Abbiamo condotto una caratterizzazione dei rischi legati ai potenziali impatti neurocomportamentali del consumo di coloranti alimentari. In questa revisione sono stati viduati 27 studi clinici su bambini esposti a coloranti alimentari sintetici, di cui 25 di provocazione.
In tutti è stato utilizzato uno schema cross-over e la maggior parte era in doppio cieco, con uno schema cross-over randomizzato. Sedici (64%) su 25 studi di provocazione hanno identificato qualche prova di un'associazione positiva, in 13 (52%) statisticamente significativa.
Queste ricerche scientifiche supportano l'esistenza di una relazione tra l'esposizione ai coloranti alimentari e conseguenze comportamentali negative nei bambini. La letteratura sulla tossicologia animale fornisce ulteriore supporto agli effetti sul comportamento. Nel complesso, gli studi clinici sull'uomo e la letteratura sulla tossicologia animale supportano l'esistenza di una correlazione tra coloranti alimentari sintetici e impatti comportamentali nei bambini.
Questo divieto riguarda un'ampia gamma di prodotti.
Se sei un amante dei dolci di colore rosso acceso, probabilmente hai già notato che le aziende hanno iniziato ad abbandonare il colorante rosso n. 3. Il nuovo divieto, tuttavia, stabilisce una scadenza ufficiale. Come accennato in precedenza, i produttori di alimenti e farmaci hanno tempo fino a gennaio 2027 e 2028 per eliminare il colorante dai loro prodotti e molti stanno trovando nuovi modi per sostituirlo. Ma innanzitutto, dove si trova questo colorante.
Secondo un rapporto di Bored Panda, prodotti come torte, macedonie, salsicce, pezzetti di pancetta e dessert al gusto di fragola contengono tipicamente il colorante rosso n. 3. Lo stesso vale per preparati per dolci, cereali, bibite, biscotti, fette biscottate, gelati e miscele per condimenti. Se stai cercando prodotti specifici, la tabella sottostante elenca alcuni esempi:
La tabella sopra è un elenco estremamente ridotto di alimenti che contengono il colorante rosso n. 3, che in realtà, sono più di 8.000 per cui è impossibile elencarli tutti. La lista completa si trova sul sito FoodData Central Food Search del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) che vi invito a consultare
Per comodità, clicca su questo link. I parametri di ricerca sono impostati per elencare TUTTI i prodotti attualmente venduti negli Stati Uniti e in Canada. Puoi restringere ulteriormente il campo per esaminare tutti gli alimenti di colore rosso che hai in casa inserendo il nome nella barra di ricerca dell'USDA.
Ricordati che anche i farmaci sono soggetti al divieto imposto dalla FDA di rimuovere il colorante. Il colore serve perché aiuta le persone a distinguere un farmaco dall'altro e alcune aziende lo utilizzano per rendere il marchio riconoscibile. Esempi di farmaci che contengono questo colorante includono:
- Omeprazolo
- Vyvanse
- Fentermina
- Gabapentin
- Acetaminofene
Colorante rosso n. 40: un sostituto legale del colorante rosso n. 3
Quindi, che cosa succederà alle aziende a causa di questo divieto? Alcuni grandi marchi hanno in programma di utilizzare il Rosso 40, un altro colorante artificiale ampiamente utilizzato, mentre altri stanno sperimentando composti alimentari naturali per ottenere quel tocco di colore. Secondo un rapporto di CNET:
"Givaudan Sense Colour, un'azienda produttrice di coloranti naturali per alimenti e bevande, ha evidenziato tre possibili alternative al Rosso n. 3. Tra queste, il carminio, che in realtà è ricavato da insetti; le betacianine, presenti nelle barbabietole; e gli antociani, derivati da frutta e verdura.
Per quanto riguarda i coloranti sintetici alternativi, anche il Rosso 40, che non è vietato dalla FDA, può aiutare a ottenere un rosso brillante, quindi è un'altra possibile alternativa che i produttori sceglieranno".
Oltre al colorante rosso n. 40, esistono altri coloranti alimentari attualmente approvati dalla FDA, tra cui il Blu FD&C n. 1, il Blu FD&C n. 2, il Verde FD&C n. 3, l'Arancio B, il Rosso Agrumi n. 2, il Rosso FD&C n. 40, il Giallo FD&C n. 5 e il Giallo FD&C n. 6. Tuttavia, sebbene legali, è comunque necessario prestare attenzione a questi coloranti:
Secondo la FDA, i coloranti sopra non presentano gli stessi possibili rischi del Rosso n. 3, motivo per cui sono ancora disponibili per l'uso negli Stati Uniti. Tuttavia, alcuni studi evidenziano possibili collegamenti tra determinati coloranti e potenziali problemi di salute. Ad esempio, alcuni studi hanno collegato il Rosso 40 all'iperattività, secondo la Cleveland Clinic, ma sono ancora necessari ulteriori ricerche per determinare un collegamento diretto tra il colorante e questa condizione.
Non sorprende che il divieto sposterà ora la discussione su nuove questioni relative ad altri coloranti artificiali ancora approvati dalla FDA. Come sottolineato dal rapporto di CNET, alcuni di questi coloranti suscitano preoccupazioni nei consumatori, che devono essere prese in considerazione.
Per quanto riguarda i produttori, cambiare potrebbe incidere sui costi e sulla soddisfazione dei consumatori. Ad esempio, un'azienda potrebbe temere che gli estratti di barbabietola possano alterare il sapore di una caramella o che possano scurire una bibita in modo inaspettato. Per l'acquirente, questo probabilmente comporterà prezzi più alti, perché le fonti di coloranti naturali sono più costose o meno stabili. Ma se il divieto del colorante rosso n. 3 porterà a etichette alimentari più sicure e trasparenti, per la tutela della salute dei consumatori adeguare i prezzi sarà valso la pena.
Non aspettare che il divieto entri in vigore
Anche se succederà solo nel 2027 e nel 2028, c'è tutto il tempo per iniziare. Un modo per farlo è leggere le etichette dei prodotti con più attenzione.
Il colorante rosso n. 3 è spesso chiaramente elencato tra gli ingredienti, ma si presenta con nomi diversi: Rosso n. 3, FD&C Rosso n. 3, eritrosina o E127. Se vedi uno di questi nei tuoi snack, è meglio buttarlo via e cercare alternative biologiche di aziende sostenibili e responsabili che hanno a cuore la salute dei consumatori.
Per finire, ti incoraggio a scegliere cibi freschi e integrali ogni volta che è possibile. In questo modo, ci si abitua a sapori che non hanno bisogno di coloranti vivaci o di zucchero raffinato per soddisfare l'appetito. Con il tempo, le tue papille gustative si adatteranno e imparerai ad apprezzare i meravigliosi sapori di una semplice macedonia di frutta o di un frullato biologico fatto in casa, che sono più soddisfacenti del cibo tinto artificialmente di rosso con un ingrediente a base di petrolio.
🔍Fonte e riferimenti
- Good Housekeeping, January 18, 2025
- FDA, January 15, 2025
- The Conversation, January 23, 2025
- Jpn J Cancer Res. 1988 Mar;79(3):314-319
- Toxicology and Applied Pharmacology Volume 103, Issue 3, May 1990, Pages 549-556
- Food and Chemical Toxicology Volume 25, Issue 10, October 1987, Pages 723-733
- Food and Cosmetics Toxicology Volume 14, Issue 6, 1976, Pages 533-536
- J Appl Toxicol . 2024 Nov 26. doi: 10.1002/jat.4731
- Chemosphere Volume 364, September 2024, 143295
- AP News, January 16, 2025
- Environ Health. 2022 Apr 29;21:45
- Bored Panda, January 15, 2025
- USA Today, January 15, 2025
- WTSP, January 15, 2025
- CNET, January 30, 2025