📝BREVE RIASSUNTO

  • Il Singulair, un farmaco per l'asma, è stato associato a problemi di salute mentale quali depressione, ansia e aggressività a causa del suo significativo legame con i recettori cerebrali. A partire dal 1998, sono stati registrati 82 suicidi associati al suo utilizzo, che hanno spinto la FDA nel 2020 ad aggiungere un avviso di avvertimento.
  • Nonostante i gravi rischi per la salute mentale, la FDA non ha aggiornato l'etichetta del farmaco in modo da sottolineare questi pericoli, portando alle critiche del Procuratore generale in carica di New York, che ha chiesto all'agenzia un intervento più deciso per proteggere i consumatori.
  • Secondo l'attuale produttore di Singulair, il farmaco sarebbe sicuro, nonostante le crescenti prove e segnalazioni di effetti psichiatrici avversi mosse da parte di pazienti e operatori sanitari.
  • Da uno studio scientifico cndotto sul Montelukas, non sono emersi miglioramenti cognitivi significativi dell'impatto sull'attività cerebrale, ma sono stati osservati cambiamenti nei modelli EEG, indice di effetti neurofisiologici che portano a ulteriori ricerche, soprattutto nei pazienti anziani.
  • L'approccio più sicuro per l'asma è quello naturale, partendo dalle cause principali di questa malattia autoimmune. Le strategie raccomandate sono ottimizzare i livelli di vitamina D, impiegare grassi sani per cucinare e supportare la funzione polmonare con rimedi naturali come il farfaraccio.

🩺Del Dott. Mercola

L'asma è una malattia respiratoria cronica caratterizzata da infiammazione e costrizione delle vie aeree, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. A molti pazienti affetti da questa patologia viene prescritto un farmaco chiamato Singulair, noto genericamente come montelukast. Il farmaco riduce i sintomi perché agisce sui recettori dei leucotrieni che contribuiscono all'infiammazione e rappresenta un'alternativa per i pazienti che non rispondono adeguatamente ai corticosteroidi inalatori.

Come accade con la maggior parte dei farmaci, l'assunzione di Singular/montelukast ha degli effetti collaterali. Stanno emergendo ricerche preoccupanti sugli effetti del farmaco sulla salute mentale, che suscitano preoccupazione tra gli operatori sanitari, le agenzie governative e i pazienti.

Le prove evidenziano i rischi per la salute mentale derivanti dall'assunzione di Singulair/Montelukast.

In un rapporto pubblicato su The Defender sono stati denunciati i preoccupanti rischi per la salute mentale associati a Singulair. L'obiettivo della ricerca era determinare l'entità degli effetti di Singulair sulla funzionalità mentale. Tale decisione è stata motivata dalle crescenti preoccupazioni dei pazienti e degli operatori sanitari circa i gravi effetti collaterali del farmaco.

Come mai Singulair provoca questi effetti collaterali? In un rapporto sensazionale della Food and Drug Administration (FDA) statunitense, i ricercatori hanno scoperto che Singulair si lega a molteplici recettori cerebrali, fondamentali per il funzionamento psichiatrico. Una volta entrato nell'organismo, il farmaco interrompe i normali processi cerebrali, provocando disfunzioni mentali.

I risultati ottenuti confermano i numerosi resoconti di pazienti che  evidenziavano depressione, pensieri suicidi, ansia e aggressività durante l'assunzione di questo farmaco. La FDA, infatti, aveva già conteggiato a partire dal 1998, 82 suicidi correlati al Singulair e alle relative versioni generiche.

La biologa Julia Marschallinger, Ph.D., che ha studiato Singulair, ha sottolineato come, in base ai dati, "l'esito è sicuramente preoccupante". La ricerca di Marschallinger è in linea con le conclusioni della FDA e fornisce una base scientifica per i problemi di salute mentale osservati, in seguito all'uso del farmaco.

Jessica Oliphant, Ph.D., vicedirettrice del National Center for Toxicological Research della FDA, inoltre, sottolinea: "Questi dati indicano che il montelukast è presente in concentrazioni più elevate nelle regioni del cervello note per essere coinvolte negli effetti psichiatrici", evidenziando l'impatto diretto del farmaco sulle aree del cervello responsabili della salute mentale.

Nell'articolo viene, inoltre, sottolineato come già le ricerche precedenti sugli animali facevano emergere che Singulair penetra nel cervello, rafforzando quanto portato avanti dagli studi dell'FDA. Tuttavia, non è ancora chiaro se questo meccanismo di legame causi direttamente effetti dannosi nei singoli pazienti o identifichi quali pazienti presentano il rischio più elevato. Nonostante questa incertezza, la correlazione tra l'uso di Singulair e eventi avversi psichiatrici è innegabile.

Le autorità hanno già inserito un avviso di allerta per il Montelukast

Nel 2020, riconoscendo la gravità della situazione, la FDA ha aggiunto un riquadro nero sulle etichette di Singulair e del Montelukast generico. Un'avvertenza che costituisce la forma più severa di precauzione per alcuni farmaci, dal momento che avvisa i potenziali utilizzatori dei "gravi effetti collaterali potenziali" associati. La tempistica di questo avviso coincide con la ricerca interna condotta dalla FDA volta ad approfondire le ragioni per cui Singulair provoca effetti collaterali neuropsichiatrici così gravi.

Il produttore originale di Singular/Montelukast, Merck, sta affrontando numerose cause legali dalle quali emerge che l'azienda era già a conoscenza degli effetti del farmaco sulle funzioni cerebrali. Secondo quanto riportato, la Merck avrebbe minimizzato gli effetti collaterali psichiatrici del farmaco nelle comunicazioni verso gli enti regolatori,  in modo da dare priorità ai profitti rispetto alla sicurezza dei pazienti. Oggi Singulair è prodotto da Organon, società spin-off di Merck.

Anche Letitia James, Procuratore generale in carica dello Stato di New York, ha preso posizione, esortando la FDA ad agire per "prevenire gli ulteriori rischi inutili per la salute" del Singulair. In una lettera datata 21 febbraio 2024, James ha sottolineato che sono trascorsi quasi quattro anni da quando la FDA ha rafforzato le avvertenze esistenti sugli effetti collaterali di Singulair sulla salute mentale e comportamentale.

Inoltre, il Procuratore generale ha delineato diverse azioni che la FDA potrebbe intraprendere per proteggere meglio i bambini dagli effetti collaterali relativi. Tra queste,  in particolare, potenziare i sistemi di monitoraggio delle reazioni avverse ai farmaci e garantire che gli operatori sanitari siano pienamente informati sui rischi associati a Singulair.

Il montelukast altera l'attività cerebrale senza avere benefici cognitivi

Un altro studio, pubblicato su Brain Sciences, ha analizzato il modo in cui il montelukast influisce sull'attività cerebrale e sulle funzioni cognitive negli esseri umani. I ricercatori hanno selezionato 12 pazienti asmatici di età compresa tra 38 e 73 anni, ai quali è stato prescritto il montelukast come unica terapia per l'asma. Per otto settimane i ricercatori hanno registrato l'elettroencefalogramma (EEG) e somministrato test neuropsicologici

Hanno così scoperto che, sebbene il montelukast non abbia portato a miglioramenti significativi nella memoria, nell'attenzione o nell'umore in base a scale neuropsicologiche, ha indotto notevoli cambiamenti nei modelli EEG. Nello specifico, i partecipanti hanno mostrato una diminuzione dell'entropia durante il riposo e nei compiti di memoria episodica, insieme ad alterazioni nei ritmi cerebrali.

Questi risultati indicano che il montelukast influenza l'attività cerebrale, anche non si sono verificati cambiamenti cognitivi misurabili nel periodo di tempo preso in considerazione dallo studio.

Approfondendo l'analisi, i risultati dell'EEG hanno evidenziato una diminuzione dell'entropia durante il follow-up a riposo,  con una riduzione della complessità dei modelli delle onde cerebrali. Durante l'acquisizione della memoria episodica si è verificata un'ulteriore diminuzione dell'entropia e un'accelerazione del ritmo di fondo. Questi cambiamenti riflettono come il montelukast agisca sull'attività elettrica del cervello, alterando la modalità di comunicazione dei neuroni durante le attività cognitive.

Inoltre, per i compiti che richiedono attenzione visiva, i ricercatori hanno osservato un aumento della potenza gamma e del ritmo di fondo. Per capire meglio, la potenza gamma è associata a funzioni cognitive di alto livello come l'attenzione e l'elaborazione della memoria, mentre i cambiamenti nei ritmi di fondo influenzano la reattività complessiva del cervello.

Tornando allo studio, queste alterazioni nell'attività delle onde cerebrali dimostrano come il montelukast abbia un impatto tangibile sui processi neurali verso un peggioramento della salute del cervello, come dimostra il rapporto pubblicato dal The Defender.

Secondo quanto affermato anche dai ricercatori, tuttavia, le ridotte dimensioni del campione dello studio, composto da 12 partecipanti, limitano significativamente i risultati ottenuti. Avendo preso in esame un gruppo ristretto e una durata di trattamento breve, pari a otto settimane, è difficile trarre conclusioni definitive sugli effetti del montelukast sulle funzioni cognitive in una popolazione più ampia. L'assenza di deficit cognitivi di base nei partecipanti complica ulteriormente la capacità di rilevare cambiamenti significativi.

Nonostante queste limitazioni, i cambiamenti neurofisiologici osservati aprono nuove strade alla comprensione di come il montelukast interagisca con il sistema nervoso centrale. La diminuzione dell'entropia e le alterazioni nei ritmi cerebrali indicano che il montelukast modula l'attività neurale in modi non ancora del tutto noti.

Ad esempio, la modulazione è collegata al meccanismo d'azione del montelukast, che comporta il blocco dei recettori dei leucotrieni i quali hanno un ruolo nell'infiammazione e nelle risposte immunitarie nel cervello.

I leucotrieni sono sostanze chimiche presenti nell'organismo che contribuiscono all'infiammazione e alla risposta dell'organismo ad allergeni e infezioni. Bloccando questi recettori, il Montelukast riduce l'infiammazione nei polmoni, consentendo ai pazienti asmatici di respirare meglio.

Tuttavia, i recettori dei leucotrieni sono presenti anche nel cervello, influenzando i processi legati all'infiammazione e alla funzione neurale. Lo studio suggerisce che bloccando questi recettori, il Montelukast alteri l'attività cerebrale, come evidenziato dai cambiamenti nei modelli EEG.

Approfondimento sugli effetti del montelukast sulle funzioni cerebrali

Le conclusioni sollevano importanti interrogativi sulle più ampie implicazioni neurologiche dell'uso cronico di montelukast. Sebbene lo studio non abbia rilevato benefici cognitivi diretti, i cambiamenti nell'attività cerebrale avranno altri effetti non misurati nell'ambito stabilito dai ricercatori.

Ad esempio, ritmi cerebrali alterati e una diminuzione dell'entropia finiranno per influenzare il modo in cui il cervello reagisce allo stress o si riprende da un infortunio, aspetti promettenti per ulteriori studi futuri.

O l'esame di pazienti anziani o affetti da deficit cognitivi preesistenti consentirà di ottenere informazioni sui rischi che il montelukast rappresenta in queste popolazioni. Come hanno sottolineato i ricercatori, condurre uno studio in doppio cieco con fasi di trattamento a lungo termine potrà consentire di eliminare i bias e fornire dati più solidi sugli effetti cognitivi e neurologici. In effetti, un altro studio ha già aperto la strada in questa direzione.

In una meta-analisi che ha preso in esame 59 ricerche pubblicate nell'European Respiratory Review, il montelukast non mostra alcuna associazione significativa con il suicidio o la depressione, ma sono stati riscontrati notevoli collegamenti con l'ansia e i disturbi del sonno. Nello specifico, gli utilizzatori di montelukast hanno mostrato un rischio 1,21 volte maggiore di sviluppare disturbi legati all'ansia e un hazard ratio di 1,13 per problematiche del sonno entro un anno dall'assunzione.

Strategie naturali per supportare l'asma

L'asma è essenzialmente una malattia autoimmune. Pertanto, l'ideale è concentrarsi sulla causa principale di questa malattia, solitamente è una carenza di nutrienti o una dieta infiammatoria. Ecco qualche consiglio per supportare una sana funzione immunitaria e una produzione ottimale di energia cellulare:

1. Ottimizza i tuoi livelli di vitamina D — Ti consiglio di fare le analisi del sangue per monitorare il tuo livello di vitamina D. Per una salute ottimale, bisognerebbe mantenere un intervallo compreso tra 60 e 80 ng/mL. Per raggiungere questo obiettivo, è importante esporsi regolarmente alla luce solare, ma con delle avvertenze.

Una dieta ricca di acido linoleico (LA) provoca danni al DNA nel momento in cui la luce solare colpisce la pelle, a causa dell'ossidazione.

Nell'articolo analizzo il ruolo della vitamina D nel potenziamento dell'immunità innata e adattativa per sopprimere le risposte infiammatorie, in più troverai alcuni consigli su come proteggere la pelle dai danni causati dall'esposizione al sole.

2. Sostituisci gli oli vegetali — Eliminare tutti gli oli vegetali dalla tua dieta. Questi grassi si accumulano nel tessuto cerebrale e interrompono il normale funzionamento dei neurotrasmettitori. Meglio cucinare pasti nutrienti e fatti in casa, utilizzando grassi sani come burro, sego e ghee provenienti da animali alimentati ad erba.

Tieni presente che molti alimenti venduti oggi contengono anche LA, quindi assicurati di monitorarne l'assunzione con un'app come Cronometer. L'assunzione ideale di LA dovrebbe essere inferiore ai 5 grammi al giorno.

3. Sostieni la funzione polmonare in modo naturale — Il farfaraccio è una pianta medicale che riduce l'infiammazione bronchiale e aiuta a prevenire gli attacchi d'asma. Inoltre, un principio attivo ricavato dalle foglie di coralberry, denominato FR900359, blocca la contrazione dei muscoli bronchiali in modo più efficace rispetto ai comuni farmaci per l'asma.

4. Evita i fattori scatenanti dell'asma — Molte persone riscontrano notevoli miglioramenti eliminando le lectine, che scatenano infiammazioni in tutto il corpo, comprese le vie respiratorie e il cervello. Concentrati su alimenti con basso contenuto di lectine, come verdure a foglia verde e ortaggi a radice, ed evita alimenti con alto contenuto, come cereali, legumi e solanacee.

Inoltre, apportare modifiche all'ambiente circostante contribuirà a ridurre le probabilità di sviluppare l'asma. Fai un elenco dei possibili allergeni che scatenano l'asma, come polvere, stress, infezioni e presenza di muffa in casa. Quindi, stabilisci come ridurre la tua esposizione.