📝BREVE RIASSUNTO
- Con 25 anni di esperienza come neurochirurgo, il dottor Rahul Jandial rivela che i sogni sono profondamente collegati alle funzioni neurologiche. Le immagini cerebrali mostrano modelli distinti tra gli stati di veglia e di sogno.
- Durante il sonno, la rete esecutiva del cervello (corteccia prefrontale) diventa meno attiva, mentre domina la rete dell'immaginazione, portando a esperienze oniriche emotivamente intense e illogiche.
- Durante il sonno il cervello rimane molto attivo, con schemi elettrici simili a quelli della veglia. Questo "sonno paradossale" serve a mantenere la salute e l'adattabilità del cervello
- Il sogno lucido, durante il quale le persone diventano consapevoli di stare sognando, è stato convalidato scientificamente attraverso scansioni cerebrali e ha persino consentito la comunicazione tra ricercatori e sognatori attraverso movimenti oculari.
- I sogni con effetti emotivi persistenti sono particolarmente degni di riflessione, dal momento che forniscono intuizioni uniche sulla mente subconscia e sulle esperienze di vita da sveglio
🩺Del Dott. Mercola
Nel video riportato nm, m,sopra, il dott. Rahul Jandial, neurochirurgo e neurobiologo, esplora il potere dei sogni, colmando il divario tra la coscienza di veglia e i vividi paesaggi delle visioni notturne. Le sue scoperte non solo sfidano le percezioni convenzionali, ma offrono anche un quadro scientifico che aiuta a comprendere il profondo impatto dei sogni sulla vita quotidiana.
Grazie ai suoi 25 anni di esperienza come neurochirurgo, Jandial ha potuto osservare in prima persona la delicata interazione tra neuroni, emozioni e mente subconscia. Basandosi su migliaia di storie di pazienti, ha sottolineato come i sogni siano intrecciati con le funzioni neurologiche.
"Sogni alterati, che rimuovono parti del cervello e sogni persistenti, sogni che non possono essere fermati", osserva, sottolineando la resilienza e la complessità della nostra mente sognatrice. Passando àdalla sala operatoria al laboratorio sottolinea i progressi della neuroscienza, consentendo una comprensione più approfondita dei sogni attraverso immagini inedite e misurazioni elettriche.
Il cervello sveglio e quello sognante: due facce della stessa medaglia
La presentazione di Jandial include un confronto avvincente tra il cervello quando è sveglio e quando sogna. "Non è possibile parlare del cervello che sogna se non si parla del cervello che è sveglio. "È inseparabile dalla conoscenza delle neuroscienze", afferma. Questa interconnessione viene visualizzata attraverso scansioni cerebrali che rivelano sia somiglianze sia nette differenze nell'attivazione neurale.
Durante la veglia, prevale la rete esecutiva, situata principalmente nella corteccia prefrontale. Rete responsabile della logica, del calcolo e delle attività orientate allo svolgimento di compiti. Durante il sogno, questa regione si "smorzata", portando a una riduzione dell'elaborazione logica.
Al suo posto prende il sopravvento la rete dell'immaginazione, consentendo le narrazioni ricche, spesso illogiche, che caratterizzano i nostri sogni. Questo passaggio spiega perchè i sogni sono terreno fertile per la creatività l'esplorazione delle emozioni, svincolate dalla nostra logica da svegli.
La natura elettrizzante dei sogni
Jandial dipinge un'immagine vivida del cervello, descritto come un "giardino elettrico" brulicante di 100 miliardi di neuroni che si attivano di continuo. Anche durante il sonno, il cervello rimane molto attivo, al contrario dell'idea superata che vada semplicemente "in letargo".
"Gli schemi in certe fasi del sonno sono così attivi a livello elettrico e metabolico che sono simili a quelli della veglia", afferma Jandial. Questo stato attivo, noto come sonno paradossale, sottolinea l'incessante ricerca di attività e connettività da parte del cervello.
Una attività persistente non priva di scopo. Secondo Jandial il sogno è un processo fondamentale per preservare la salute e l'adattabilità del cervello, con caratteristiche distinte dalla veglia:
"Il cervello mentre sogna è iper-emotivo, quando è sveglio è iper-orientato ai compiti esecutivi. Dobbiamo tenere presenti queste due caratteristiche del cervello sveglio e del cervello mentre sogna. Si tratta dello stesso cervello. Produce la stessa elettricità. Il flusso del sangue è continuo. In realtà non si verifica una attivazione o disattivazione. C'è solo una modulazione dei turni.
Il cervello sveglio è una rete esecutiva rivolta verso l'esterno, che fa più affidamento sulla corteccia prefrontale. Il cervello mentre sogna ha meno corteccia prefrontale e, per compensare molte più emozioni, così tante che anche se provassi a essere più selvaggio possibile con il cervello da sveglio, non riuscirebbe a eguagliarle. La velocità massima delle emozioni e delle dinamiche visive nel cervello mentre sogna supera quella possibile nel cervello sveglio."
Anche se è necessario evidenziare la capacità del cervello di elaborare le emozioni e visualizzare scenari con un'intensità senza pari durante le ore di veglia, l'iperattività durante i sogni facilita la capacità del cervello di perfezionarsi, favorendo la creatività, la risoluzione dei problemi e la resilienza emotiva.
Decodificare i sogni erotici offre una finestra sul tuo subconscio
Tra la miriade di sogni, i sogni erotici occupano un posto speciale nell'esplorazione di Jandial. Contrariamente a quanto si crede di solito, questi sogni non si basano su stimoli fisici o sensoriali. "Le sensazioni sono semplicemente create dall'immaginazione", afferma, illustrando la straordinaria abilità del cervello di generare in modo indipendente esperienze emozionali e sensoriali complesse.
È interessante notare che i sogni erotici spesso precedono lo sviluppo effettivo delle capacità sensuali negli individui. Questo fenomeno suggerisce che i sogni svolgono un ruolo nel preparare il cervello alle esperienze future, un concetto che collega la biologia dello sviluppo e la scienza dei sogni. Inoltre, la prevalenza di infedeltà nei sogni erotici solleva intriganti questioni circa l'interazione tra desiderio, norme sociali ed elaborazione subconscia.
Comprendere l'architettura del sonno è fondamentale per capire come si sogna. Jandial introduce i concetti di ingresso e uscita dal sonno, stati di transizione che colmano il divario tra veglia e sonno. Momenti importanti perché i confini tra sogno e veglia si confondono, consentendo una transizione fluida della coscienza.
La paralisi nel sonno, fenomeno per cui la mente si risveglia prima del corpo, spesso provoca intense esperienze di terrore e soffocamento. Jandial offre una spiegazione scientifica per queste esperienze, collegandole alle fluttuazioni dei neurotrasmettitori del cervello durante le fasi di transizione durante il sonno.
"La sensazione di soffocamento è legata al panico, come se tu fossi rinchiuso nel tuo cervello", spiega, sfatando i racconti secolari di folletti e demoni che le culture di tutto il mondo hanno utilizzato per descrivere questi terrori notturni.
La realtà del sogno lucido: la scienza incontra la coscienza
L'intervento di Jandial verte anche sul sogno lucido, il raro stato nel quale gli individui diventano consapevoli di stare sognando ed esercitano un controllo sulle narrazioni dei propri sogni. Inizialmente scettico, Jandial si è convinto grazie a prove scientifiche che dimostravano l'attivazione in tempo reale della rete esecutiva nel cervello durante i sogni lucidi.
Studi condotti su farmaci come la galantamina, utilizzata contro l'Alzheimer, hanno dimostrato un aumento dose-dipendente dei casi di sogni lucidi, fornendo una prova tangibile del fondamento biologico di questa dipendenza.
Inoltre, le tecniche che coinvolgono i movimenti oculari impiegati nei laboratori del sonno, hanno permesso ai ricercatori di comunicare con i sognatori lucidi, confermando l'autenticità della loro consapevolezza cosciente nei sogni. Questa ricerca non solo convalida l'esistenza del sogno lucido, ma apre anche nuove strade per sfruttarne il potenziale a favore della creatività e dell'autoesplorazione.
Jandial spiega addirittura il potenziale dei sogni nel predire future patologie neurologiche, come in particolare il morbo di Parkinson. Attraverso le osservazioni nei laboratori del sonno, ha scoperto come i pazienti che in seguito avrebbero sviluppato il Parkinson mostravano schemi di sogno distintivi, àanni prima della diagnosi.
Questi sogni precognitivi spesso implicavano movimenti fisici intensi che, paradossalmente, venivano eseguiti con fluidità nello stato di sogno, ma si traducevano in rigidità e movimenti alterati nella vita reale.
Il fenomeno, noto come cinesia paradossa, è un presagio dell'imminente degenerazione cerebrale. "In questo modo i sogni rivelano e predicono che cosa accadrà al cervello umano ", afferma Jandial, evidenziando le implicazioni di questa scoperta per la diagnosi precoce e la cura.
Interpretare i sogni utilizzando un approccio multiforme
L'interpretazione dei sogni, una pratica antica quanto l'umanità stessa, assume nuove dimensioni grazie alle intuizioni scientifiche di Jandial. Il ricercatore ha classificato i sogni in varie tipologie: di genere, universali, incubi e sogni erotici, ognuno dei quali svolge funzioni distinte nell'elaborazione subconscia.
Mentre alcuni sogni non necessitano di interpretazione, come quelli che riflettono direttamente le tue ansie da sveglio, altri offrono intuizioni più profonde sui tuoi stati emotivi e psicologici. Ad esempio, i sogni espansivi vissuti dai pazienti terminali sono compagni prevedibili dei loro intensi viaggi emotivi.
I sogni spazzatura, caratterizzati da immagini casuali e apparentemente prive di significato, sono il modo in cui il cervello libera il disordine cognitivo non necessario. Jandial consiglia di concentrarsi sui sogni con residui emotivi persistenti, dal momento che forniscono preziose riflessioni sulla propria vita e sul proprio stato mentale:
"Per me, dovresti riflettere su quelli con un lascito emotivo persistente e duraturo. Sono quelli su cui riflettere il giorno dopo, perché potrebbero offrirti uno spaccato della tua vita da sveglio e della tua psiche che semplicemente non puoi trovare da nessun altra parte. Questo è il terapeuta integrato.
I sogni emozionali che si susseguono nella tua mente quando dormi, i ricordi occasionali e i residui che rimangono con te quando ti svegli sono dei portali per accedere al tuo subconscio.
La complessità dei disturbi del sonno, dei sogni e della tecnologia
Durante il momento delle domande, dopo la presentazione di Jandial sono state affrontate le problematiche pratiche relative al sonno e ai sogni. Rispondendo alle domande sull'insonnia, sui terrori notturni e sulla neurodiversità, il ricercatore come la natura del sonno sia incentrata sul cervello. "Dormire è importante per il cervello", afferma, sfatando i miti che attribuiscono il sonno esclusivamente al riposo del corpo.
Per i terrori notturni e il sonnambulismo, Jandial riconosce la mancanza di trattamenti definitivi, ma offre speranza attraverso la comprensione dei meccanismi neurologici sottostanti. Riconoscendo questi disturbi come manifestazioni della natura selvaggia del cervello onirico, i pazienti riescono a gestire meglio le proprie esperienze e a cercare interventi più appropriati.
Dal momento che viviamo in un'epoca in cui la tecnologia è sempre più presente, Jandial riflette anche sull'intersezione tra sogni e intelligenza artificiale (IA). Pur riconoscendo la validità di tecnologie come il Neuralinke grandi modelli linguistici, mantiene una prospettiva critica sulla fattibilità della traduzione di modelli onirici in formati digitali.
"Il sogno è divergente", spiega, contrapponendolo alla natura predittiva degli algoritmi informatici. Affinché l'intelligenza artificiale possa emulare l'adattabilità del cervello umano, dovrebbe incorporare una forma di rumore onirico per evitare il sovraadattamento, una sfida che resta in gran parte irrisolta.
Nonostante questo, Jandial rimane ottimista sul futuro dell'integrazione tra la scienza dei sogni e l'innovazione tecnologica, immaginando una relazione simbiotica che migliori sia la cognizione umana sia l'intelligenza artificiale.
Il processo onirico è sempre presente
Jandial sottolinea anche 'inevitabilità e la necessità del sognare. "Il processo onirico di liberazione delle emozioni, del movimento, ldella visione avviene ogni notte - afferma - Credo che il nostro ricordo sia progettato per essere minimo, in modo da evitare confusione tra sogno e vita da svegli".
Il ricercatore paragona questo processo al modo in cui il cervello si mantiene sintonizzato e adattabile. Che si tratti dell'ingresso e dell'uscita dal sonno o del continuo alternarsi tra l'immaginazione e le reti esecutive, i sogni sono parte integrante del benessere cognitivo ed emotivo.
Janidal Incoraggia le persone a interagire attivamente con i propri sogni attraverso diari, tecniche di sogno lucido e riflessione consapevole. In questo modo sfrutterai tutto il potenziale onirico della tua mente, sbloccando intuizioni che trascendono i limiti della tua coscienza di veglia.
I sogni non sono semplici sottoprodotti del sonno, ma processi essenziali che plasmano la tua creatività, la resilienza emotiva e persino la futura salute neurologica. Seguendo quanto esposto da Jandial, apprezzerai più profondamente la tua mente sognante, un luogo in cui la scienza incontra il mistero e dove il tuo io più profondo trova espressione nelle narrazioni silenziose della notte.
🔍Fonte e riferimenti
· YouTube, How To Academy, The New Neuroscience of Sleep and Dreams May 9, 2024
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