📝BREVE RIASSUNTO

  • I polipi del colon spesso non presentano sintomi, ma a volte apportano cambiamenti nelle abitudini intestinali, provocano sanguinamento rettale o disagi addominali.
  • L'età e la genetica giocano un ruolo importante, insieme alle scelte nello stile di vita come una dieta ricca di carni lavorate e alimenti trasformati che contribuiscono al relativo sviluppo.
  • L'infiammazione cronica del colon dovuta a patologie come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa aumenta il rischio di sviluppare polipi del colon e il cancro del colon-retto.
  • Un microbioma intestinale equilibrato è importante per la salute del colon. Prediligi alimenti integrali e carboidrati sani, evita invece cibi lavorati e oli di semi.
  • La colonscopia è considerata il gold standard per lo screening, ma comporta dei rischi. Per prendere una decisione informata assicurati di aver discusso tutte le opzioni di screening con il tuo medico.

🩺Del Dott. Mercola

Sentire il proprio medico parlare di "polipi" durante un controllo di routine può essere allarmante, mentre capire che cosa sono i polipi del colon e come prevenirli è importante per una salute ottimale. Si tratta di escrescenze anomale che si sviluppano sul rivestimento interno del colon, che fa parte dell'intestino crasso.

Immagina il tuo colon come un tubo da giardino: i polipi sono come piccole protuberanze formate al suo interno. Sebbene molti polipi siano innocui, alcuni nel tempo diventano cancerosi. Per questo una diagnosi precoce, insieme alla consapevolezza dei sintomi e alla prevenzione, diventa fondamentale.

Sintomi dei polipi del colon

I polipi del colon sono così difficili da individuare perché spesso non hanno alcun sintomo evidente. Dato che spesso i sintomi sono assenti, è facile non considerare i piccoli cambiamenti del corpo. Tuttavia, essere consapevoli dei segnali d'allarme, anche se apparentemente sembrano lievi, è il primo passo per proteggere la propria salute.

Nonostante la maggior parte dei polipi rimanga silente, alcuni provocano cambiamenti nelle abitudini intestinali. Questo include stitichezza persistente, con difficoltà a evacuare le feci, o al contrario diarrea, con defecazioni frequenti e feci molli.

Se, per esempio, di solito sei regolare e all'improvviso ti ritrovi a soffrire costantemente di stitichezza o diarrea per più di qualche giorno, vale la pena fare attenzione. Questi cambiamenti si verificano perché i polipi più grandi bloccano parzialmente il colon, interferendo con il normale passaggio degli scarti. Se noti cambiamenti persistenti nelle tue abitudini intestinali, è fondamentale consultare un medico per determinarne la causa.

Un altro segno è il sanguinamento rettale o la presenza di sangue nelle feci. Sebbene la presenza di sangue nelle feci sia associata anche ad altre patologie, è essenziale prenderla sul serio. Il sangue nelle feci appare solitamente di colore rosso vivo o scuro e catramoso, a seconda del punto in cui si verifica l'emorragia. La causa del sanguinamento intermittente, anche in assenza di altri sintomi, può essere dovuta ai polipi.

In alcune persone affette da polipi al colon si possono verificare fastidio addominale, crampi o gonfiore. In particolare si verifica un dolore persistente, acuto o una sensazione di pienezza all'addome. Il processo è simile alla pressione dell'acqua che si crea a causa di una ostruzione in un tubo da giardino.

Allo stesso modo, i polipi di grandi dimensioni bloccano parzialmente il colon, provocando un accumulo di gas e pressione, con conseguente disagio. È importante ricordare che questi sintomi non sono tipici solo dei polipi del colon, ma sono causati anche da alcuni problemi nella digestione.

Fattori di rischio comuni per i polipi del colon

Per prevenirli è fondamentale comprendere i fattori che contribuiscono allo sviluppo dei polipi del colon. Alcuni come l'età e la genetica sono fuori dal tuo controllo, mentre altri, tra cui le scelte nello stile di vita, no. L'età è un fattore significativo nello sviluppo dei polipi del colon. Studi scientifici suggeriscono che la prevalenza degli adenomi, un tipo comune di polipo, aumenta con l'età. Il rischio passa da essere vicino a circa il 20% nelle persone di 45 anni a oltre il 50% in quelle intorno agli 85 anni.

Anche la genetica ha un ruolo La poliposi adenomatosa familiare (FAP) è una condizione ereditaria causata da una mutazione nel gene APC. Le persone affette da FAP sviluppano numerosi polipi del colon e hanno un rischio molto elevato di soffrire di cancro del colon-retto, spesso prima dei 40 anni. Questo a evidenziare lo stretto legame tra genetica e sviluppo dei polipi. Se hai una storia familiare di cancro al colon o polipi, soprattutto diagnosticati in giovane età, è importante parlarne con il tuo medico.

Anche diversi fattori legati allo stile di vita contribuiscono al rischio di incorrere nei polipi del colon. Nel tempo fattori ambientali, tra cui la dieta, la mancanza di esercizio fisico e l'esposizione a sostanze come inquinamento, tabacco e alcol portano all'accumulo di mutazioni si accumulano nel colon. Ad esempio, una dieta ricca di carni lavorate contribuisce allo sviluppo dei polipi, in parte probabilmente per le ammine eterocicliche prodotte durante la cottura.

Ad aumentare il rischio, inoltre, malattie infiammatorie intestinali (IBD), tra cui il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Contribuisce anche l'infiammazione cronica del colon, caratteristica delle malattie infiammatorie intestinali (IBD).

L'importanza della salute intestinale

I trilioni di microrganismi che risiedono nel tuo intestino, noti collettivamente con il nome di microbiota intestinale, svolgono un ruolo fondamentale per la salute complessiva, inclusa quella digestiva. La ricerca scientifica evidenzia con sempre più forza l'esistenza di uno stretto legame tra l'equilibrio di questi microrganismi e lo sviluppo di polipi del colon e cancro del colon-retto (CRC). Una revisione di uno studio, pubblicata sull'International Journal of Molecular Sciences evidenzia come le alterazioni di questo equilibrio, note come disbiosi, contribuiscano a queste condizioni.

Secondo lo studio, una dieta sana e ricca di fibre è essenziale per mantenere un sano microbiota intestinale. Per mantenere l'integrità dello strato protettivo di muco e la funzione di barriera dell'intestino viene consigliata un'assunzione regolare di fibre. Quando non si consumano abbastanza fibre, si verifica un aumento dei batteri che degradano la mucina e si ha una diminuzione della produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) benefici. Gli SCFA hanno proprietà antinfiammatorie che aiutano a proteggere il colon.

Tuttavia, se il microbioma intestinale è compromesso è importante all'inizio evitare diete ricche di fibre che, in quel caso, porta a un aumento dei livelli di endotossine. Quindi, se la salute del tuo intestino è gravemente compromessa, per una o due settimane opta per carboidrati facilmente digeribili, come l'acqua con destrosio. Per favorire la guarigione graduale dell'intestino durante il giorno sorseggia lentamente questa bevanda.

In un secondo momento aggiungi riso bianco e frutta intera in modo da nutrire i batteri benefici, prima di prendere in considerazione verdure, cereali integrali e amidi. I carboidrati sani hanno un ruolo primario nel supportare la funzione mitocondriale, visto che il glucosio è il combustibile preferito per la produzione di energia a livello cellulare. Per sviluppare un microbioma sano aggiusta il consumo di carboidrati, fino ad arrivare a consumare una quantità ideale che per la maggior parte degli adulti è di 200 - 350 grammi di carboidrati mirati al giorno.

Al contrario, una dieta ricca di cibi lavorati, grassi nocivi, zuccheri raffinati e alcol ha un impatto negativo sul microbiota intestinale, aumentando il rischio di cancro del colon-retto, che spesso si sviluppa a causa dei polipi adenomatosi del colon. Oltre a evitare le carni lavorate, è importante non assumere oli di semi, ricchi di acido linoleico che danneggia il microbioma intestinale e favorisce la proliferazione di batteri nocivi.

L'LA è un veleno mitocondriale che compromette la produzione di energia cellulare, limitando la abilità di mantenere un ambiente intestinale sano. Oltre agli alimenti trasformati, per ridurre l'assunzione di LA elimina anche l'assunzione di noci e semi. Si consiglia, inoltre, di non mangiare fuori, dato che la maggior parte dei ristoranti utilizza oli di semi nelle preparazioni, nelle salse e nei condimenti. In più è da limitare il consumo di pollo e maiale, solitamente molto diffusi in America. 

Sostituisci gli alimenti trasformati con quelli integrali, non trasformati e opta per grassi sani come burro, sego e ghee ottenuti da animali nutriti ad erba. È consigliabile mantenere l'assunzione di LA da ogni fonte al di sotto dei 5 grammi. Se riesci a scendere sotto i 2 grammi, ancora meglio.

Per aiutarti a tenere traccia del tuo apporto di LA, inserisci tutti i tuoi pasti giornalieri in un tracker nutrizionale che si trova online. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno le complesse interazioni tra il microbiota intestinale e i polipi del colon, le evidenze indicano che prestare attenzione alla salute intestinale assume un ruolo prezioso all'interno di una strategia di prevenzione completa.

Dovresti sottoporti a una colonscopia?

La colonscopia è considerata il gold standard per lo screening canonico del cancro al colon. Durante questa procedura, un lungo tubo flessibile dotato di telecamera viene inserito nel retto, consentendo ai medici di visualizzare l'intero colon. Il vantaggio è la possibilità di rimuovere i polipi durante la procedura. Tuttavia, la colonscopia è una procedura invasiva e comporta dei rischi.

Per i soggetti ad alto rischio, può essere utile, ma è importante valutare i benefici rispetto ai rischi, che comprendono anche la morte. Secondo un'analisi statistica esiste un tasso di mortalità pari a 3 su 100.000 colonscopie, oltre a gravi eventi avversi in 44 ogni 10.000, "con un numero necessario per causare danni di 225". Altri rischi includono sanguinamento dopo la rimozione di un polipo precanceroso e perforazione.

Il processo di pulizia del tratto intestinale necessario prima della procedura, che implica l'utilizzo di lassativi aggressivi, può causare, inoltre, ulteriori problematiche quali disbiosi e altri squilibri intestinali. Anche il livello di sterilizzazione dell'attrezzatura per la colonscopia tra un paziente e l'altro influisce sulla rischiosità della procedura.

Se scegli di sottoporti a una colonscopia, è importante trovare una clinica o un ospedale che utilizzi acido peracetico, una sostanza simile all'aceto, per sterilizzare a fondo l'attrezzatura sciogliendo le proteine presenti negli endoscopi flessibili. Prima di programmare un esame endoscopico, informati su come viene sterilizzata l'attrezzatura tra un paziente e l'altro.

Sono disponibili anche altre opzioni di screening, tra cui il test del sangue occulto nelle feci basato sul guaiaco (gFOBT) e il test immunochimico fecale (FIT), che verificano la presenza di sangue o anticorpi nelle feci. Esiste anche un test FIT-DNA, a volte chiamato test del DNA fecale, che combina il FIT con una ricerca di DNA alterato nelle feci.

Ulteriori opzioni comprendono la sigmoidoscopia flessibile e la colonscopia con tomografia computerizzata (TC), detta anche colonscopia virtuale. La sigmoidoscopia flessibile è simile alla colonscopia, ma utilizza un endoscopio più corto e piccolo, quindi non riesce a vedere in profondità nel colon. Molti medici, però, non esaminano con i propri pazienti i benefici e i rischi di ogni opzione di screening e raccomandano invece solo la colonscopia.

Proteggere la salute del colon con un approccio proattivo

I polipi del colon sono spesso silentià, ma non devono rappresentare una minaccia per la futura salute. Comprendendo i sintomi, conoscendo i fattori di rischio e adottando abitudini di vita sane, è possibile una riduzione significativa del rischio. Le tue migliori difese naturali sono una dieta sana che elimini i cibi lavorati, l'attività fisica regolare e il mantenimento di un peso sano.

L'esposizione a sostanze chimiche sintetiche che alterano il sistema endocrino (EDC), a estrogeni e a campi elettromagnetici pervasivi (CEM) compromettono, inoltre, ulteriormente la abilità delle cellule di generare energia in modo efficiente. Questo deficit energetico rende difficile mantenere l'ambiente intestinale privo di ossigeno, necessario affinché batteri benefici come l'Akkermansia possano prosperare.

L'Akkermansia è essenziale per un microbioma sano, ma è importante eliminare tutti gli oli di semi dalla dieta per almeno sei mesi prima di iniziare un programma di integrazione con l'Akkermansia.

La preparazione consente al corpo di recuperare la funzione mitocondriale e di creare un ambiente più ospitale nel colon per i batteri benefici. Attraverso questi passaggi, massimizzerai i benefici dell'integrazione di Akkermansia per una migliore salute complessiva dell'intestino.

Tra gli integratori di Akkermansia, è opportuno scegliere quelli con capsule a rilascio prolungato o tecnologia di microincapsulazione. I batteri rimangono così dormienti e protetti finché non raggiungono il colon, in genere entro due o quattro ore dall'ingestione. Questo garantisce che un numero maggiore di batteri vivi sopravviva al viaggio attraverso l'apparato digerente. In aggiunta, gli antibiotici  distruggono i batteri intestinali benefici e aumentano significativamente il rischio di cancro al colon.

Usali solo quando assolutamente necessario e successivamente fai in modo che ci sia una ricostruzione della flora intestinale attraverso scelte alimentari mirate, tra cui cibi fermentati. Evita anche carni allevate in modo convenzionale, che solitamente contengono residui di antibiotici. Per la salute del tuo microbioma opta per ìproteine di alta qualità provenienti da fonti responsabili. Adottando un approccio proattivo alla tua salute, ridurrai significativamente il rischio di sviluppare polipi e cancro al colon e ti assicurerai un futuro più in salute.