📝BREVE RIASSUNTO
- Il Ginkgo biloba, un'erba antica, è stato studiato per i benefici cognitivi che comporta, in particolare in relazione al morbo di Alzheimer e alla demenza.
- I composti bioattivi del ginkgo, tra cui flavonoidi e lattoni terpenici, contribuiscono alle relative proprietà neuroprotettive, antinfiammatorie e antiossidanti
- Secondo gli studi, il ginkgo aiuta a migliorare la memoria, l'attenzione, la velocità di elaborazione mentale e la funzione esecutiva oltre alla circolazione cerebrale e protegge dallo stress ossidativo.
- Studi recenti suggeriscono che il ginkgo aumenta il recupero cognitivo dopo un ictus e influenza positivamente la composizione del microbioma intestinale.
- Sebbene generalmente sicuri, gli integratori di ginkgo devono essere usati con cautela a causa di alcuni effetti collaterali e interazioni, soprattutto per coloro che sono a rischio sanguinamento o per le donne in gravidanza.
🩺Del Dott. Mercola
Il Ginkgo biloba è stato chiamato "l'albero che il tempo ha dimenticato" per la sua longeva presenza sulla terra, eppure i benefici che questa pianta senza tempo offre non sono mai stati dimenticati o messi da parte. Da secoli il ginkgo è ampiamente apprezzato per il suo utilizzo per molteplici disturbi, come il mal di stomaco, l'asma e la tubercolosi, in particolare nella medicina tradizionale cinese (MTC).
Spevate che uno dei benefici più apprezzati di questo albero vecchio di 2000 anni è la sua capacità di supportare le funzioni cognitive? La ricerca ha evidenziato le potenzialità del ginkgo di aumentare le capacità cerebrali e, più di recente, è stato studiato per i suoi effetti protettivi contro il morbo di Alzheimer.
Il Ginkgo Biloba è un utile alleato contro l'Alzheimer
Le proprietà benefiche del Ginkgo biloba per le funzioni cerebrali sono apprezzate da lungo tempo e, secondo il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH) statunitense, nell'antichità i membri della corte reale cinese consumavano addirittura noci di ginkgo per contrastare la senilità. Oggi la ricerca afferma che si tratta di uno dei rimedi erboristici disponibili per alleviare i sintomi associati alle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.
Una recente revisione sistematica pubblicata sulla rivista Antioxidants ha valutato l'efficacia del ginkgo nel trattamento dell'Alzheimer e della demenza. Secondo i ricercatori:
"Il Ginkgo biloba (GB), un'erba storicamente utilizzata nella medicina tradizionale, contiene composti bioattivi come terpenoidi (ginkgolidi A, B e C), polifenoli, acidi organici e flavonoidi (quercetina, kaempferolo e isoramnetina). A questi composti sono associate proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive, che li rendeono preziosi per la salute cognitiva."
La ricerca ha esaminato 15 studi clinici che hanno impiegato l'estratto di ginkgo biloba e un placebo per il trattamento delle malattie neurodegenerative. I risultati hano evidenziato che in 11 di questi studi la somministrazione dell'estratto di erbe "ha migliorato la funzione cognitiva, i sintomi neuropsichiatrici e le capacità funzionali in entrambi i tipi di demenza".
I composti bioattivi contribuiscono agli effetti benefici del Ginkgo sul cervello.
La revisione ha evidenziato i composti bioattivi responsabili dei benefici del ginkgo, come i flavonoidi e i lattoni terpenici, che "migliorano la circolazione cerebrale riducendo i livelli di perossido nei neuroni cerebellari e proteggono i neuroni corticali dai danni causati dal ferro".
Ci sono anche i ginkgolidi, terpenoidi che contengono proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive (per citarne alcune); lo studio sottolinea che hanno "effetti interessanti" contro le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. Secondo i ricercatori:
"Il meccanismo d'azione del [Ginkgolide A] comporta l'inibizione di un biomarcatore dello stress ossidativo, l'8-idrossi-2′-deossiguanosina (8-OHdG), che è presente in maniera abbondante nel cervello a seguito di un'infiammazione causata, ad esempio, da un trauma.
Gli effetti del GB sullo stress ossidativo e sulla protezione neuronale sono collegati a una riduzione della formazione e dell'azione delle ROS, come l'inibizione dell'attivazione della NADPH ossidasi, la sottoregolazione delle chinasi proteiche attivate dai mitogeni (MAPK) e del complesso della proteina attivatrice-1 (AP-1), l'inattivazione del trasduttore del segnale e attivatore della trascrizione 5 (STAT5) e di numerose altre molecole.
Allo stesso tempo è stato scoperto come il kaempferolo, un flavonolo presente anche in altri alimenti come mele, broccoli e fragole, aumenta l'espressione del fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF) e protegge dagli effetti tossici dell'acido 3-nitropropionico, un composto neurotossico, sulle cellule cerebrali.
Meccanismi d'azione del Ginkgo Biloba
In che modo esattamente il ginkgo esercita effetti protettivi sulle funzioni cognitive? Una revisione scientifica separata, pubblicata nel 2023 sulla rivista Neuropsychiatric Disease and Treatment, ha indagato i meccanismi d'azione di questa erba e le modalità con le quali aiuta le persone con lieve deterioramento neurocognitivo.
I ricercatori hanno analizzato nove studi clinici con 946 pazienti e, secondo quanto scoperto, l'estratto di ginkgo biloba esercita effetti cognitivi benefici, come:
- Migliorare la memoria a breve e lungo termine
- Aiutare a mantenere l'attenzione e ad affinare la concentrazione
- Aumentare la velocità di elaborazione mentale
- Migliorare la funzione esecutiva, quindi pianificazione, il processo decisionale e il pensiero flessibile.
La revisione scientifica menziona il modo in cui il ginkgo interagisce con l'organismo per apportare questi benefici. Innanzitutto, ha "proprietà vasoregolatrici, vasoprotettive e di miglioramento del flusso sanguigno", per cui migliora la circolazione del sangue nel cervello, garantendo l'assunzione di nutrienti e ossigeno sufficienti per un funzionamento ottimale.
Studi condotti sugli animali hanno dimostrato che il ginkgo biloba inibisce la formazione di proteine dannose, che si aggregano e causano danni. Migliora inoltre la neurogenesi e la sinaptogenesi, stimolando la crescita delle cellule cerebrali e potenziando le connessioni tra queste cellule.
Il ginkgo possiede inoltre proprietà antiossidanti che proteggono dai radicali liberi che scatenano lo stress ossidativo. Protegge anche la salute dei mitocondri. I mitocondri sono le centrali energetiche delle cellule e una disfunzione mitocondriale ostacola la produzione di energia cellulare, causa principale della maggior parte delle malattie.
Il Ginkgo Biloba aiuta a migliorare la funzione cognitiva dopo un ictus.
Negli Stati Uniti, l'ictus rappresenta una delle cause di mortalità più comuni: 1 decesso su 6 per malattie cardiovascolari è causato da un ictus. Chi sopravvive spesso soffre di deterioramento cognitivo, e c'è la possibilità che questo evolva in demenza entro cinque anni.
Pertanto, è bene tenere presente che i rimedi erboristici come il ginkgo si dimostrano promettenti nel migliorare il recupero cognitivo, soprattutto se utilizzati nei primi giorni dopo un episodio. Uno studio scientifico del 2023 condotto dai ricercatori del Beijing Tiantan Hospital della Capital Medical University di Pechino ha messo in luce come i pazienti colpiti da ictus ischemico a cui venivano somministrate quotidianamente iniezioni di ginkgo riuscivano a riprendersi meglio.
I ricercatori hanno diviso 3.163 pazienti con ictus lieve o moderato in due gruppi. Uno ha ricevuto iniezioni giornaliere di ginkgo diterpene lattone meglumina (GDLM), mentre l'altro solo un placebo.
Sebbene inizialmente entrambi i gruppi avessero ottenuto punteggi cognitivi nella media, al 14° giorno, in partecipanti che avevano ricevuto GDLM mostravano maggiori segni di miglioramento. In media, i punteggi cognitivi del gruppo che ha assunto il ginkgo erano più alti di 3,93 punti; il gruppo che ha assunto il placebo aveva una media di 3,62 punti. Entro il 90° giorno, nei soggetti del gruppo che assumevano ginkgo è stato registrato un miglioramento medio di 5,51 punti, mentre il gruppo che assumeva placebo aveva registrato un miglioramento medio di 5,04 punti.
Secondo Anxin Wang, Ph.D., professore associato al Tiantan Hospital di Pechino e uno degli autori dello studio:
"Se i nostri risultati positivi saranno confermati da altri studi, le iniezioni di GDLM potrebbero in futuro essere utilizzate per migliorare la funzione cognitiva dei pazienti dopo un ictus ischemico."
Gli Studi sugli animali hanno suggerito come il Ginkgo migliori il comportamento alterando la composizione intestinale
L'intricata correlazione tra salute dell'intestino e del cervello è nota da tempo e numerose ricerche dimostrano che lo stato dell'intestino influenza l'umore e il comportamento. Io di recente ha pubblicato un articolo sul legame tra salute intestinale, disturbi alimentari e depressione. Secondo uno studio del 2024 pubblicato su BMC Psychiatry, alcuni ceppi di batteri intestinali sono associati a infiammazione e depressione.
Si tratta di un altro modo in cui il ginkgo influenza la salute mentale. Secondo quanto emerso da uno studio sugli animali condotto nel 2023 da ricercatori cinesi, l'estratto di ginkgo biloba (EGb) aiuta a migliorare l'umore e la memoria negli animali con sintomi simili all'Alzheimer alterando il loro microbioma intestinale.
Ai soggetti sottoposti al test è stato somministrato l'estratto quotidianamente in maniera intragastrica (direttamente nello stomaco) e sono stati tenuti sotto osservazione per due mesi. I ricercatori hanno scoperto che l'estratto aveva contribuito ad aumentare la flora batterica intestinale buona nell'intestino dei topi, il che ha portato a ottenere risultati migliori quando i soggetti sono stati sottoposti a un test di memoria spaziale. Secondo i ricercatori:
"Tutti e quattro i tipi di probiotici, Bifidobacterium, Limosilactobacillus, Adlercreutzia e Akkermansia, sono risultati positivamente correlati ai risultati del test del labirinto d'acqua, il che suggerisce che l'abbondanza relativa di probiotici intestinali nei topi APP/PS1 è aumentata significativamente dopo il trattamento con EGb, il che ha ulteriormente influenzato l'apprendimento e il lcomportamento mnemonico, con una correlazione tra probiotici intestinali e disfunzione cognitiva.
Inoltre, gli esperimenti sul trapianto di batteri fecali hanno confermato che i probiotici possono migliorare le funzioni cognitive nei topi modello di AD.
In particolare, Bifidobacterium e Limosilactobacillus sono stati associati a una riduzione dell'infiammazione e a un miglioramento delle funzioni cerebrali. I ricercatori hanno notato anche altri effetti positivi sul microbioma intestinale, come la protezione della barriera intestinale (che impedisce alle sostanze nocive di entrare nel flusso sanguigno), la protezione della barriera emato-encefalica e il miglioramento del flusso sanguigno al cervello.
Lo studio ha inoltre evidenziato che il ginkgo influenza altri processi metabolici, in particolare il metabolismo del triptofano e la biosintesi degli ormoni steroidei, con effetti positivi anche sulla cognizione e sul comportamento.
"EGb migliora la patologia dell'AD [malattia di Alzheimer] aumentando la produzione di probiotici intestinali e promuovendo i livelli di metaboliti correlati nei topi affetti da AD", concludono i ricercatori.
Ci sono rischi e precauzioni nell'assunzione di Ginkgo?
Il ginkgo è disponibile in diverse forme, come estratti, tisane, capsule e compresse. Tuttavia, non vanno utilizzati semi crudi e foglie di ginkgo non lavorate: contengono composti tossici chiamati 4'-metossipiridossina (MPN) e glicosidi cianogenici, che possono causare vari effetti come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
Secondo l'NCCIH, il ginkgo è sicuro se assunto per via orale in quantità moderate. Tuttavia, in alcune persone potrebbero verificarsi effetti collaterali come mal di testa, vertigini e reazioni allergiche cutanee. Si consiglia, inoltre, a chi è a rischio di emorragia di prestare attenzione quando assume integratori di ginkgo, in quanto potrebbero aumentare le probabilità di emorragia.
Si sconsiglia anche alle donne incinte di assumere ginkgo poiché, se assunto prima del parto, potrebbe causare travaglio prematuro o emorragie eccessive. Esistono pochi dati sugli effetti del ginkgo durante l'allattamento, pertanto le madri che allattano devono essere caute quando assumono questo integratore.
Assumi vitamine del gruppo B insieme al Ginkgo Biloba
Come accennato in precedenza, il ginkgo contiene la tossina 4'-O-metilpiridossina, che agisce come "antivitamina", in particolare contro le vitamine del gruppo B. Sebbene la maggior parte degli integratori elimini questa tossina o ne contenga quantità innocue, è meglio per precauzione aumentare l'assunzione di vitamina B quando si assumono integratori di ginkgo, soprattutto se l'obiettivo è supportare le funzioni cognitive.
Le vitamine del gruppo B svolgono un ruolo fondamentale per la salute del cervello, in particolare nella prevenzione dell'Alzheimer. Una revisione del 2022 pubblicata sulla rivista Biomolecules27 ha scoperto che la vitamina B12 influenza i percorsi biochimici coinvolti nel morbo di Alzheimer. Secondo gli autori dello studio:
"L'integrazione di vitamina B12 esercita effetti positivi rispetto alla patologia dell'AD, sia nei modelli transgenici di AD che negli animali selvatici.
In linea con questo, studi in coltura cellulare ed ex vivo hanno fornito ulteriori prove degli effetti protettivi della vitamina B12. Sono collegati alla formazione e alla fibrillazione di amiloide, alle modificazioni epigenetiche, alla fibrillazione della proteina tau, alla sinaptogenesi delle membrane neuronali, allo stress ossidativo e alla sintesi del colesterolo.
In uno studio più recente, pubblicato nel 2024, i ricercatori hanno esaminato gli effetti dell'integrazione nella lotta contro il morbo di Alzheimer, evidenziando le vitamine del gruppo B come uno dei gruppi vitaminici con un ruolo significativo nella prevenzione del deterioramento cerebrale.
"L'integrazione di vitamine del gruppo B (acido folico 0,8 mg, vitamina B6 20 mg, vitamina B12 0,5 mg) può rallentare il restringimento di specifiche regioni del cervello che svolgono un ruolo [significativo] nella progressione dell'AD e sono collegate a un deterioramento delle funzioni cognitive.
Le vitamine del gruppo B riducono i livelli di omocisteina, che a sua volta determina una riduzione dell'atrofia della materia grigia, rallentando quindi il declino delle funzioni cognitive. hanno concluso gli autori.
Infine, ricorda che, per quanto convincenti siano le ricerche sui benefici del ginkgo biloba per la salute del cervello, nessun integratore può prevenire o invertire il declino cognitivo. Non cercare una "soluzione rapida" per proteggerti dalle malattie legate all'età.
Valuta invece le tue scelte di vita e le tue abitudini alimentari per assicurarti di implementare strategie sane che affrontino o prevengano la demenza e l'Alzheimer.
🔍Fonte e riferimenti
- Phytomedicine, April 2024, Volume 126, 155352
- Pharmacological Research - Modern Chinese Medicine, December 2023, Volume 9, 100331
- U.S. National Center for Complementary and Integrative Health, Ginkgo
- Antioxidants (Basel). June 2024; 13(6): 651
- Antioxidants (Basel). June 2024; 13(6): 651, Abstract
- Antioxidants (Basel). June 2024; 13(6): 651, Ginkgo Biloba and Antioxidant Effects
- Neuropsychiatr Dis Treat. 2023;19:647-660
- Chris Kresser, August 27, 2024
- Neuropsychiatr Dis Treat. 2023;19:647-660, Introduction
- U.S. CDC, Stroke Facts
- Stroke, May 1, 2023, Volume 54, Number 6, Results
- JAMA Netw Open. August 2023; 6(8): e2328828
- Science Daily, February 1, 2024
- BMC Psychiatry, 2024, volume 24, Article number: 334
- Pharmaceutics 2023, 15(12), 2746
- Pharmaceutics 2023, 15(12), 2746, Association Analysis of Metagenomic and Metabolomic Profiles
- Pharmaceutics 2023, 15(12), 2746, Conclusions
- Hong Kong Centre for Food Safety, The Ginkgo – A Living Fossil with Poisonous Seeds
- Biomolecules, 2022, 12, 129
- Biomolecules, 2022, 12, 129, Conclusions
- Antioxidants, 2024, 13, 202
- Antioxidants, 2024, 13, 202, Vitamin B Supplementation and AD